Boom di tamponi, i farmacisti: “Oberati di lavoro e preoccupati per il contagio”

Farmacisti assaltati per le ingenti richieste di poter fare un tampone. La nuova ordinanza regionale firmata da Eugenio Giani il 28 dicembre ha cambiato le norme relative all’accertamento della positività da Covid. Basta ora semplicemente la positività accertata dal tampone rapido, quello che può essere fatto in farmacia, senza l’obbligo di andare a fare il molecolare confermativo in un drive through pubblico della Asl o in una struttura privata. Anche perché in tali strutture da giorni è il caos, con lunghe attese e con ritardi prima di potersi sottoporre al test. Chi è divenuto positivo al Coronavirus il primo gennaio, e ne ha avuto notizia da un tampone rapido, per fare un esempio, deve attendere il 4 gennaio (quindi domani) per poter fare il molecolare. Tre giorni di attesa.

Prosegue quindi la corsa alle farmacie per potersi sottoporre ai test. “E per quanto ci riguarda nascono nuovi timori – ammette il vicepresidente di Federfarma Siena, Alessandro Bologni – sia da un punto di vista sanitario che per l’organizzazione del lavoro che siamo chiamati a svolgere. Nelle farmacie stanno arrivando sempre più cittadini, è il caos. Corriamo dei rischi anche da un punto di vista sanitario, dato che molte più persone positive verranno da noi nei prossimi giorni per farsi i tamponi di controllo (per farlo dovranno comunque essere autorizzati dall’Asl, ndr). Siamo oberati di lavoro e non so per quanto tempo riusciremo ad andare avanti così. Credo ingiusto che si faccia una regola che inizia a valere dal giorno seguente, non c’è nemmeno il tempo per capire quel che si è chiamati a fare. La Regione non dovrebbe fare delle delibere che entrano in vigore dal giorno dopo, sarebbe sempre giusto parlare prima di eventuali novità insieme al sindacato dei farmacisti”.

Ancora Bologni: “Continuano ad esserci problemi nell’approvvigionamento di kit di tamponi da mettere in vendita, non sono facili da trovare e molte farmacie del Senese ora ne sono sprovviste. Temo che possano verificarsi problemi anche nell’approvvigionamento dei tamponi che utilizziamo noi. Ne stiamo facendo tanti, stanno continuando ad arrivarci e speriamo che sia ancora così”.

Gennaro Groppa