BMps, Salvini all’attacco: “Dov’è la Procura di Siena?”

“C’era un ministro dell’Economia che ha messo denaro pubblico in una Banca, si è candidato ed è stato eletto a Siena dove non è mai più tornato. A un certo punto si è dimesso per andare a fare il presidente di un altro Istituto che dovrebbe comprare, a spese dei cittadini, la Banca precedente. Chi si candida al posto del dimissionario? Il segretario del partito che è il responsabile di questo disastro.  Mi domando dove sia la procura di Siena“.

Matteo Salvini, leader della Lega, durante il comizio davanti ai suoi sostenitori locali, non fa i nomi di Pier Carlo Padoan, di Enrico Letta, di Mps e del Pd ma il suo j’accuse, sulla vicenda Monte dei Paschi, è chiaro. Quanto detto da Salvini sugli avversari politici però non è una cosa nuova mentre la novità è rappresentata dal fatto che ha tirato direttamente in ballo il tribunale locale chiedendosi cosa faccia sul caso dell’istituto di Piazza Salimbeni. “La banca è sopravvissuta a due guerre mondiali, ma non alla sinistra – attacca-. Non posso accettare il silenzio e la rassegnazione. Letta pensa:” è tanto perdiamo Mps”. Noi non ci arrendiamo”

 

“Mps: abbiamo un progetto alternativo. Confronto con Draghi? Prima parlo con dipendenti, De Mossi e Marocchesi Marzi”

Salvini è il big odierno arrivato a Siena per sostenere la campagna di Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato per le suppletive del centrodestra. Argomento principale del suo punto con la stampa è stato appunto il destino del Monte.

Diciamo no alle svendite ad Unicredit- esordisce così-. Non si può sentire parlare di 7mila di licenziamenti, questa è la banca più antica e più bella del mondo, ma è stata rovinata da una certa parte politica che infatti a Siena senza simbolo”, dice il segretario che torna all’attacco del centrosinistra. “Su Mps c’è un progetto della Lega e della città: raccoglieremo le firme da consegnare personalmente a Draghi. Il Monte può diventare il terzo polo bancario di questo paese”. Il leader del Carroccio ribadisce: “abbiamo un progetto alternativo: intorno al Monte possono riunirsi altri Istituti per creare la banca delle Pmi. I dipendenti di Mps possono diventare il riferimento di queste aziende”, anche se, quando gli chiediamo maggiori dettagli dice: “non entro nel merito”. Salvini poi promette: “Come partito chiederemo l’elenco dei privati, dei partiti e delle associazioni che hanno preso soldi da Fondazione e Banca, soldi che non sono stati restituiti. Per noi Siena non è un bancomat”.

“Con Draghi ancora non abbiamo parlato della situazione del Monte-prosegue-. Prima volevo confrontarmi con il sindaco Luigi De Mossi, con Tommaso Marocchesi Marzi, con i dipendenti. Il progetto alternativo c’è e mi rifiuto farmi dire no dall’Europa”.

 

 

 

 

“Letta ha già vinto? Pure gli inglesi pensavano di aggiudicarsi gli Europei”

Prima di tornare a parlare degli argomenti che riguardano il nostro territorio Salvini affronta argomenti nazionali  che vanno dai rapporti col ministro dell’Interno Lamorgese, all’alleanze del centrodestra( “la nostra coalizione sarà quella che cambierà l’Italia”), al commentare le parole del ministro Cingolani sul nucleare( “Bisogna tutelare l’ambiente ma senza ideologie e paraocchi. Dire di no e minacciare di morte un ministro è una follia”) , fino al presidente della Repubblica (“Draghi deciderà cosa fare, non voteremo un presidente targato Pd. C’è un signore che si chiama Silvio Berlusconi che coltiva delle ambizioni”)

La chiosa della conferenza è sulle aspettative del risultato elettorale, Salvini usa paragoni ‘calicstici’: “Rispetto il voto dei cittadini, qualunque esso sia. Se perdiamo vuol dire che non è stato fatto tutto quello che potevamo. De Mossi però ha dimostrato che cambiare si può. A Letta ricordo partite non sono già vinte, anche gli inglesi pensavano di aver già vinto gli europei”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi