Archè si racconta – Cooperativa Impegno sociale: “Insegniamo un mestiere ai ragazzi disabili dei quali ci occupiamo”

“Il nostro obiettivo è quello di far sentire le persone con disabilità che seguiamo, e si tratta di giovani e non giovani, assolutamente integrate e attive. Insieme a noi lavorano, imparano un mestiere e mettono tanta passione in quello che fanno”. E’ questa la “mission” della cooperativa Impegno sociale, di cui parla la presidente Giovanna Vannetti: “La cooperativa – racconta – nacque nel 1974 e fu fondata da alcuni genitori con figli disabili. Nacque subito come una cooperativa di lavoro, nel senso che ai ragazzi dei quali ci si occupava veniva insegnato un mestiere, soprattutto lavori di falegnameria, tipografia e rilegatoria. Quel tipo di attività è andato avanti negli anni. Oggi – afferma Vannetti – abbiamo quattro dipendenti, tra di loro ci sono due persone disabili, un altro operatore e una rilegatrice e restauratrice che è laureata e che lavora tanto anche con le contrade”.

Svariate sono le attività che vengono effettuate alla cooperativa Impegno sociale: “Seguiamo 15 persone – afferma ancora la presidente – che svolgono molti lavori di cartoplastica. Preparano prodotti di cortesia degli alberghi, piegano depliant, fanno assemblamento di prodotti per arredi per bagni, lavorano su tappini nei quali vanno inseriti anelli. Attività manuali che insegnano loro tante cose, anche il rispetto degli orari e delle regole sul lavoro e della convivenza con gli altri ragazzi. Una ragazza non ha l’uso di una mano, ma riesce ugualmente a lavorare. Dentro ai locali della cooperativa abbiamo anche una bottega di Libera Terra, nella quale vendiamo prodotti delle terre confiscate alle mafie. Ci occupiamo pure di questo”.

Ancora Vannetti: “Facciamo tanti progetti e insegniamo molte cose ai ragazzi. Insieme a loro siamo stati alla Comunità europea a Bruxelles, all’Onu a Ginevra, alla Fao a Roma, in alcune terre confiscate alle mafie in Puglia. E non erano gite, perché ogni volta abbiamo preparato i ragazzi relativamente a ciò che saremmo andati a fare. In ogni circostanza hanno imparato e scoperto qualcosa di importante. In questo modo loro si sentono impegnati ed integrati”.

La cooperativa riaprirà il 17 gennaio. “Vista la situazione pandemica e il boom di casi positivi al Covid che si è registrato negli ultimi giorni – spiega la presidente Giovanna Vannetti – abbiamo deciso di restare chiusi un po’ di più e di aspettare un attimo prima di riaprire dopo le festività natalizie. Il lavoro purtroppo ultimamente è calato, si pensi alle attività che effettuiamo per alberghi e ristoranti che ora non sono affollatissimi. Ma non ci lamentiamo, facciamo comunque altre cose. Ci occupiamo pure di un orto a San Miniato, un’attività che è stata utile per far stare all’aperto i ragazzi nel periodo del Covid. Una contrada ci ha regalato dei tavoli che abbiamo utilizzato per questo progetto, altri rioni ci supportano e sostengono costantemente. Ricordo bene la soddisfazione provata dai ragazzi nel piantare e cogliere fragole…”.

Gennaro Groppa