Archè si racconta – Cooperativa Il Prossimo: “Tra gli anziani c’è paura e il lavoro diminuisce”

“Non sono poche le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in quasi due anni di pandemia. Ma andiamo avanti, con l’intento di aiutare le persone che seguiamo quotidianamente”. Francesco Bartolommei (nella foto), della cooperativa Il Prossimo, racconta quello che è comprensibilmente uno scenario complicato. E’ tornato ad esserlo ancora di più nelle ultime settimane, con il boom di contagi da Covid-19: mai nella provincia senese c’erano state così tante persone positive al Coronavirus e così tante persone in quarantena. “E noi con la nostra cooperativa – racconta Bartolommei – lavoriamo tanto con gli anziani. E’ facile dunque comprendere quelli che sono i loro timori e le loro paure. Facciamo assistenza agli anziani a domicilio, ci occupiamo in parte anche della casa di riposo della Misericordia e oltre a questo gestiamo anche una casa famiglia dove si trovano alcune donne con i loro figli”.

“Quando arrivano queste ondate di casi positivi – prosegue Bartolommei – cresce la paura. E per noi il lavoro diminuisce perché ci sono famiglie che per un certo periodo rinunciano all’assistenza. Si vive come sulle montagne russe, ci sono persone che ci chiamano e ci dicono che fino a quando la curva di nuovi casi non scenderà preferiscono non avere troppi contatti. Il nostro personale è comunque ovviamente tutto vaccinato. Tra dipendenti e collaboratori siamo una cinquantina di persone. E ad ottobre abbiamo dovuto allontanare dalla cooperativa un paio di collaboratori che non volevano vaccinarsi”.

“La casa di riposo della Misericordia – continuano dalla cooperativa Il Prossimo – è una sorta di fortino. Ci sono regole stringenti relativamente ai controlli per evitare la diffusione del Coronavirus e le visite sono ora consentite solamente con il super green pass. All’interno della struttura non si sono registrati casi di positività. La speranza per il 2022 è che la situazione si tranquillizzi e che si possa lavorare tutti più serenamente. Con uno scenario simile, infatti, è molto difficile portare avanti qualunque tipo di progetto”.

Gennaro Groppa