Alex Zanardi, la ricostruzione delle 50 ore dopo l’incidente

L’incidente che ha coinvolto l’ex pilota di Formula1 Alex Zanardi ha colpito l’Italia, dimostrando l’attaccamento e la stima che tanti provano per il campione paraolimpico che nel corso della sua esistenza ha vissuto vari momenti tragici. Ecco la ricostruzione dei fatti avvenuti da venerdì ad oggi.

VENERDÌ 19 GIUGNO, ORE 16,45 – Alex Zanardi sta transitando insieme ad altri dieci ciclisti sulla sua handbike sulla strada provinciale 146 nelle vicinanze di Pienza. Sta partecipando alla staffetta “Obiettivo tricolore”, da lui ideata insieme alla moglie Daniela Manni. Con questa iniziativa il campione, insieme ad altri atleti paraolimpici, si poneva l’obiettivo di “portare la nostra azione per il Paese più bello del mondo e provare a dare un esempio positivo in momenti nei quali la speranza e la ripartenza sono certamente attuali”. Obiettivo della manifestazione è quello di toccare quattordici regioni in Italia effettuando oltre 3mila chilometri. Ad ogni tappa ad Alex Zanardi si aggiungono ciclisti che pedalano insieme a lui. Nel pomeriggio l’iniziativa si era fermata a Sinalunga, dove in piazza il campione era stato salutato dal sindaco Zacchei.

Zanardi viene colpito lungo la strada da un camion guidato da un 44enne residente nel comune di Castelnuovo Berardenga. Le sue condizioni appaiono subito gravi. L’ex pilota di Formula1 viene soccorso e rapidamente trasportato con l’elisoccorso Pegaso all’ospedale delle Scotte di Siena.

Dietro al campione c’è un videomaker che ha ripreso la scena dell’incidente. Le immagini divengono un documento fondamentale dell’inchiesta.

VENERDÌ 19 GIUGNO, ORE 17,30 – Sulla strada provinciale 146 i carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. Zanardi, che è rimasto cosciente dopo l’impatto con il camion, è stato trasportato all’ospedale delle Scotte e preso in cura dai medici senesi.

VENERDÌ 19 GIUGNO, ORE 19 – Inizia in sala operatoria l’intervento ad Alex Zanardi.

VENERDÌ 19 GIUGNO, ORE 20,30 –  Viene emesso il primo bollettino dell’ospedale delle Scotte, nel quale si legge che Zanardi “è stato subito preso in cura dai professionisti del pronto soccorso e valutato in shock room. Le sue condizioni sono gravissime per il forte trauma cranico riportato ed è al momento sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia”.

VENERDÌ 19 GIUGNO, ORE 22 – Termina l’intervento al quale è stato sottoposto Alex Zanardi. L’esito dell’operazione sembra soddisfare i medici, ma le condizioni del campione rimangono comunque gravi.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 10 – Giornalisti arrivati da tutta Italia si posizionano davanti all’ingresso delle Scotte in attesa di conoscere dai medici del policlinico le condizioni di Zanardi.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 10,30 –  Giuseppe Oliveri, direttore della neurochirurgia delle Scotte, dichiara che l’intervento ad Alex Zanardi è “riuscito, è andato come doveva andare, ma le condizioni iniziali erano molto gravi. Zanardi è arrivato in ospedale con un trauma cranico-facciale importante, aveva due ossa frontali fratturate con affondamento delle stesse più quello che chiamiamo ‘fracasso facciale’, cioè tutte le ossa della faccia rotte. E’ stato operato per rattoppare la situazione e al momento le condizioni permettono di curarlo. Tutti i numeri sono buoni, ovviamente neurologicamente in questo momento non è valutabile pur rimanendo la situazione tanto grave”.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 12,30 – Davanti ai giornalisti arriva Sabino Scolletta, direttore del dipartimento emergenza urgenza dell’ospedale di Siena: “Quando è arrivato in pronto soccorso Zanardi è apparso subito in condizioni critiche, molto instabili. Il quadro clinico è andato via via a stabilizzarsi durante la notte in terapia intensiva e le funzioni cardiorespiratorie e metaboliche si sono normalizzate. Ma va valutato nei prossimi giorni. Zanardi rimane intubato, collegato a un ventilatore meccanico, però è piuttosto adattato alla ventilazione meccanica e ciò ci soddisfa. Però resta critico e imprevedibile il quadro neurologico, siamo costretti a mantenerlo sedato per mantenere stabili le funzioni vitali e verosimilmente tra alcuni giorni potremmo ridurre i sedativi, ma questo lo decideremo in base alle condizioni cliniche che osserveremo nei prossimi giorni”.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 15 – L’inchiesta portata avanti dall’Arma dei carabinieri si concentra sulle modalità con le quali è stata portata avanti la manifestazione “Obiettivo tricolore”. Vengono interrogati alcuni degli organizzatori per capire se abbiano richiesto permessi o autorizzazioni per effettuare l’evento. Il camionista che ha colpito Zanardi viene iscritto d’ufficio nel registro degli indagati, ma a quanto pare si tratterebbe di un atto dovuto e formale. Stando alle prime ricostruzioni della dinamica dell’incidente, infatti, il mezzo pesante sarebbe sempre rimasto nella propria corsia di marcia e avrebbe viaggiato ad una velocità consentita.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 16 – Il sindaco di Pienza Manolo Garosi fa sapere che non gli era pervenuta nessuna richiesta di permessi o autorizzazioni per il passaggio della manifestazione.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 18 – Il dottor Sabino Scolletta fornisce altre informazioni sulle condizioni di Zanardi: “La situazione rimane stabile, i parametri vitali e metabolici sono buoni. Resta critica la situazione neurologica, Alex continuerà a rimanere sedato supportato da una respirazione meccanica. I sedativi, al momento, non rendono possibile visualizzare il quadro clinico relativamente alle sue condizioni neurologiche. Alex si sta dimostrando un grande sportivo in questa lotta, non demorde e continua a combattere”.

SABATO 20 GIUGNO, ORE 20 – Gli organizzatori di “Obiettivo tricolore” fanno sapere che la staffetta ripartirà e proseguirà il suo cammino verso la Puglia, anche per volere di Daniela Manni, moglie di Alex Zanardi.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 8 – Si diffonde la voce che Zanardi al momento dell’incidente potrebbe aver avuto un cellulare in mano. Alcuni giornali pubblicano la notizia, che viene poi smentita.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 10 – Anche dagli uffici della Procura della Repubblica di Siena viene smentito il fatto che Zanardi avesse avuto in mano un cellulare al momento dell’incidente.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 12 – “Alex è stabile, ha superato la notte con parametri vitali più che buoni. La nostra fiducia cresce nella sua resistenza”, dichiara il dottor Scolletta.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 13 – All’ospedale delle Scotte arriva il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, che incontra Daniela Manni, la moglie di Zanardi. “Ho trovato una donna provata ma che non si arrende, ha già affrontato molte difficoltà ma continua a lottare – dichiara poi il primo cittadino –. Una donna forte e sempre disponibile nonostante il tragico momento che sta attraversando. Non posso che provare ammirazione nei confronti di una moglie così straordinaria che sa essere forte di fronte a momenti duri. Ho portato i saluti di tutta l’amministrazione senese. Non è adesso il momento di giudicare i buoni ed i cattivi, nei prossimi giorni avrò modo di parlare con il sindaco di Pienza per capire meglio la situazione. Al momento sappiamo che non era giunta nessuna comunicazione relativamente alla manifestazione di Zanardi”.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 14 – Parla Barbara Manni, la cognata di Alex Zanardi: “Per la manifestazione non è stata richiesta alcuna autorizzazione, non ce n’era bisogno. Non era una gara ma una semplice uscita in bicicletta di un gruppo di amici. Quando si esce così in bicicletta mica si vanno a chiedere permessi o autorizzazioni. Per questo motivo non sono stati richiesti in questa circostanza. Per dar vita ad una iniziativa come ‘Obiettivo tricolore’ non servivano permessi o autorizzazioni. Se poi attorno ad Alex, per la sua popolarità, si è creata in vari luoghi un’aggregazione spontanea di persone che hanno deciso di seguirlo quello è un altro discorso. Ma noi questo non potevamo prevederlo”.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 18 – Parla a RadioRai il camionista di 44 anni che ha colpito Zanardi. “Sono distrutto e va male – afferma l’uomo – perché la situazione è brutta, e non è colpa mia. Quando ho visto che lui sbandava mi sono buttato tutto a destra, ma lui mi è venuto addosso ed è scivolato verso il camion. E’ stata una frazione di secondo e mi ha colpito. Penso di aver fatto il possibile. Penso in ogni istante a quell’attimo, mi dispiace e gli sono vicino. Non so come finirà ma io mi sento a terra”.

DOMENICA 21 GIUGNO, ORE 19 – Proseguono gli interrogatori, sono stati ascoltati Barbara Manni, cognata di Zanardi, e altri ciclisti che hanno preso parte all’iniziativa “Obiettivo tricolore”.