Whirlpool, mercoledì mattina l’atteso incontro tra azienda e sindacati

Per Whirlpool si avvicina il momento della scelta: vendere oppure no gli stabilimenti dell’area Emea, vale a dire di Europa, Medio Oriente e Africa? Gennaio sarà un mese cruciale in tal senso, come già dichiarato e annunciato dalla multinazionale statunitense. Due sono i gruppi con i quali Whirlpool sta portando avanti l’interlocuzione e la trattativa: non ci sono mai state conferme dagli statunitensi sui nomi degli interlocutori, ma da più parti si parla da tempo dell’interessamento da parte dei turchi di Arcelik (che hanno già acquisito dagli americani gli stabilimenti in Russia) e dei cinesi di Midea. Se una vendita ci sarà allora Whirlpool sceglierà uno di questi due interlocutori, anche se rimane in piedi pure l’ipotesi spezzatino che si realizzerebbe con la vendita di alcune fabbriche ai turchi e di altre ai cinesi. Sempre che effettivamente il gruppo americano decida di vendere, dato che potrebbero pure esserci ripensamenti, con Whirlpool che potrebbe quindi decidere di continuare a produrre elettrodomestici in queste aree geografiche.

La settimana che si apre è molto importante anche per un altro motivo: mercoledì 11 gennaio, infatti, sarà il giorno dell’atteso incontro tra azienda e sindacati. Che è stato fissato per le ore 11 e si terrà all’Unahotels Expo Fiera a Milano. Nell’occasione saranno presenti rappresentanti del gruppo a stelle strisce e delegazioni sindacali, tra le quali anche un gruppo della fabbrica senese. Da tempo le organizzazioni sindacali chiedono di sapere qualcosa in più e quindi maggiore chiarezza sia sulle trattative in corso per la possibile vendita dei siti produttivi dell’area Emea sia sui piani e programmi Whirlpool per il 2023. Da questo punto di vista se ne saprà di più a fine mese, e con maggiore esattezza il 26 gennaio, quando il ceo di Whirlpool Marc Bitzer terrà una conferenza stampa.

Il 2022 si è chiuso intanto nel sito senese con una produzione in  calo di 120 mila pezzi rispetto a quanto avvenuto nel 2021: sono stati 400 mila negli ultimi dodici mesi contro i 520 mila dell’anno precedente.