Uno strumento fondamentale per i fornitori delle pubbliche amministrazioni: il factoring

Innovazione e imprese, come evolve il rapporto in Italia

Ai fini di una miglior gestione del proprio attivo circolante e dei propri incassi, le imprese si avvalgono di strumenti messi a disposizione dai vari istituti finanziari quali il factoring e l’anticipo fatture. Il primo è di gran lunga più importante per le PMI anche se meno praticato.

Il factoring è un contratto con cui un imprenditore specializzato (factor), a fronte del pagamento di una commissione variabile a seconda dell’entità degli obblighi assunti, si impegna a fornire all’impresa cliente una vasta gamma di servizi relativi alla gestione dei crediti che vanta nei confronti della propria clientela e derivanti dalla sua attività imprenditoriale. Oltre che ad anticipare (sia in pro-solvendo che in pro-soluto) il portafoglio crediti:

  • Il factor fornisce all’impresa cliente un’anticipazione finanziaria rispetto alla scadenza dei crediti ceduti pari ad una parte del valore nominale.
  • L’impresa cliente cede al factor i crediti che vanta o che vanterà in futuro nei confronti di uno o più clienti.

Il factoring si differenzia dall’anticipo fatture in quanto quest’ultimo, come ben più notorio, è una forma di finanziamento a breve termine tramite il quale un’azienda può ottenere liquidità da parte di un istituto di credito cedendo le fatture emesse nei confronti di aziende clienti non incassate e con scadenza futura.

Lo strumento finanziario del factoring si basa essenzialmente sulla cessione del credito e si sostanzia nella gestione in capo al factor dei crediti ceduti e nella erogazione dell’anticipazione finanziaria eventualmente richiesta dall’impresa cliente, destinata ad essere dal factor recuperata attraverso l’incasso dei crediti ceduti. Caratteristiche essenziali del factoring sono:

  • Il cedente è un imprenditore;
  • I crediti ceduti siano pecuniari e sorgano da contratti stipulati dal cedente nell’esercizio dell’impresa;
  • Il cessionario sia una banca o intermediario finanziario;
  • I crediti futuri possono essere oggetto di cessione anche prima che siano stipulati i contratti dai quali sorgeranno, purché vengano perfezionati nei successivi 24 mesi;
  • Il cedente garantisce la solvenza del debitore ceduto, salvo patto contrario;
  • Il cedente garantisce la solvenza del debitore ceduto;
  • La cessione è opponibile a terzi anche quando il factor abbia già pagato all’impresa cedente il corrispettivo della cessione;

Il contratto di factoring può determinare, a seconda delle pattuizioni intercorse tra le parti, la cancellazione del credito dal bilancio dell’impresa cedente se pro-soluto.

L’operazione pro-soluto, trasferisce al factor tutti i rischi inerenti allo strumento finanziario ceduto ed il credito è cancellato dal bilancio. Nel caso in cui al trasferimento della titolarità del diritto non corrisponda il trasferimento dei rischi, il credito rimane iscritto in bilancio.

Vediamo il dato complessivo del factoring che cresce in termini importanti mentre il credito bancario ordinario rimane stabile, con l’esclusione positiva del solo finanziamento ipotecario per l’acquisto della abitazione. Questo fenomeno di sviluppo dà la misura della crescente importanza dello strumento per le aziende in particolare per quelle fornitrici della PA che come noto è più lunga nei pagamenti (ben oltre i 90 giorni).

Dati in migliaia di euro
Quota % sul totale Va. % rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente
Turnover Cumulativo 75.914.603
15,36%
Pro solvendo 18.261.541 24%
Pro soluto 57.653.062 76%
Outstanding (magazzino crediti factorizzati) 57.265.227
4,42%
Pro solvendo 17.683.360 31%
Pro soluto 39.581.867 69%
Anticipi e corrispettivi pagati 44.669.991
4,66%

 Fonte: Assifact

Da questi dati risulta indubbiamente che lo strumento è destinato ad una ulteriore crescita poiché alla lentezza cronica dei pagamenti della PA si accompagna anche l’esigenza di sempre maggiore dilazione degli incassi ai fornitori da parte delle aziende private.

Per questa operatività lo studio ConCredito ha in programma una campagna commerciale minore per favorirne l’accesso alle aziende del territorio assecondando così la crescita potenziale del loro fatturato (quando aumenta il giro di affari è infatti automatico una maggiore dotazione di capitale circolante per l’impresa).

Articolo a cura del Dott. Gianfranco Antognoli e Dott. Fernando Cruz