Una legge per “salvare” gli edifici rurali abbandonati

Recupero degli edifici rurali abbandonati, approvata la legge dal Consiglio regionale toscano. Quelli non sottoposti a vincolo potranno essere ingranditi

Il Consiglio regionale toscano ha approvato la proposta della Giunta per una nuova legge che incentivi il recupero di edifici abbandonati nelle aree rurali. Diventa così norma la modifica alla lr 65/2014 volta a tutelare il paesaggio e al tempo stesso combattere l’abbandono ed il degrado nelle campagne.

«La nuova legge per il recupero del patrimonio edilizio rurale – spiega l’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli – rafforza i principi che sottendono alla legge urbanistica regionale, cioè la volontà di limitare il consumo di suolo e di valorizzare gli immobili esistenti e spesso abbandonati. Nostro obiettivo è riqualificare il territorio, ma anche migliorare gli edifici stessi, infatti sono previsti incentivi crescenti man mano che nella ristrutturazione vengono applicati principi di prevenzione sismica e risparmio energetico».

La nuova legge stabilisce le modalità e gli incentivi con le quali il recupero dei casolari di campagna abbandonati potrà avvenire, ad esempio viene ammessa la possibilità, per quegli immobili non sottoposti a vincolo di restauro conservativo, di un graduale e progressivo aumento volumetrico in virtù di miglioramenti dal punto di vista dell’efficientamento energetico e della sicurezza sismica. Sono anche previste riduzioni degli oneri comunali. Fanno, naturalmente, eccezione gli edifici che si trovano in aree a rischio idraulico o geomorfologico elevato, cioè in aree dove l’insediamento è da scoraggiare.