Un impegno comune per la ricollocazione lavorativa e per favorire forme più stabili di lavoro

Un impegno comune per realizzare un progetto teso alla ricollocazione lavorativa e a favorire forme più stabili di lavoro. E’ l’oggetto del protocollo d’intesa siglato oggi, venerdì 17 giugno, presso la sede dell’amministrazione provinciale di Siena, dalla Provincia di Siena; dai rappresentanti di Novartis Vaccines and diagnostic; da Cgil, Cisl, Uil; dalle Rsu aziendali e dalle agenzie per il lavoro Adecco, Manpower e Randstad. Il protocollo arriva a seguito, ed è parte integrante, dell’accordo sottoscritto martedì scorso tra azienda, organizzazioni sindacali e Rsu aziendali per la stabilizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con contratto a tempo determinato o in somministrazione, per il cui raggiungimento l’amministrazione provinciale ha svolto un ruolo di supporto e consulenza. Obiettivi del protocollo.In particolare, la finalità del protocollo sottoscritto oggi è quella di permettere a tutti coloro che hanno lavorato all’interno dell’azienda Novartis di usufruire di misure di supporto alla ricollocazione lavorativa e di politiche attive del lavoro erogate dai Centri per l’impiego come l’orientamento, il bilancio di competenze, i percorsi di formazione di gruppo e individuale – attraverso lo strumento della carta Ila – e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in un’ottica di progetto integrato con le agenzie per il lavoro. Al tempo stesso, il protocollo è finalizzato a offrire, da parte dei Centri per l’impiego, azioni di informazione e consulenza per la fruizione di incentivi per l’occupazione.  “In una fase ancora critica dal punto di vista economico, come quella che stiamo vivendo – ha detto il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini– quello che presentiamo oggi è un risultato positivo, che consente a molti lavoratori di guardare al futuro con maggiori certezze. La Provincia ha seguito con attenzione il percorso di discussione e confronto fra Novartis e le organizzazioni sindacali che ha portato a questo accordo fra le parti, per il quale esprimiamo tutto il nostro apprezzamento.

Si tratta di un risultato davvero importante, di cui va dato merito all’azienda e ai sindacati, e che oggi consente di consolidare l’occupazione in una realtà di grande rilievo per il nostro territorio, qual è Novartis. Gli enti locali, a partire dalla Provincia, confermano la loro attenzione e il pieno sostegno a iniziative di espansione produttiva e di consolidamento dell’occupazione che l’azienda, in accordo con le parti sociali, vorrà perseguire”.  “Con l’accordo di oggi – ha commentato l’assessore provinciale alla formazione e lavoro, Simonetta Pellegrini- ci assumiamo, come Provincia, l’impegno di attuare, attraverso i nostri Centri per l’Impiego e in collaborazione con le agenzie per il lavoro, attività e servizi di accompagnamento al lavoro, di ricollocazione e di supporto alla formazione professionale dei lavoratori che hanno svolto attività lavorativa per conto delle agenzie per il lavoro e che hanno terminato la loro missione all’interno dell’azienda Novartis, sostenendo individualmente i lavoratori nell’elaborazione di un proprio progetto professionale e nelle successive attività di ricerca e inserimento lavorativo. Questo protocollo è un esempio importante di collaborazione fra il sistema pubblico per l’impiego, le agenzie private e le organizzazioni sindacali. L’obiettivo è quello di riuscire a mettere in campo tutte le sinergie possibili per affrontare una situazione del mercato del lavoro che rimane, comunque, problematica”.  “Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto oggi – ha affermato Gianluca Magnani, Direttore Risorse Umane di Novartis Vaccines and Diagnostics – che, oltre a sottolineare il legame profondo delle istituzioni con la nostra azienda, premia sia i nostri collaboratori che l’azienda stessa. In un momento in cui rigide imposizioni della multinazionale non ci permettono di integrare tutti i collaboratori con contratto di somministrazione nel personale Novartis, possiamo, comunque, garantire loro un futuro più stabile, tramite un contratto a tempo indeterminato alle stesse condizioni di un dipendente Novartis. Allo stesso tempo, assicuriamo all’azienda personale altamente specializzato e qualificato. Così come è importante il percorso di riqualificazione dei collaboratori che non potranno essere inseriti nel programma, ma che, comunque, saranno seguiti e supportati”. Le parti sociali. I sindacati Cgil, Cisl, Uil, le organizzazioni sindacali dei lavoratori chimici Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, e quelle degli atipici, Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp di Siena hanno espresso grande soddisfazione per gli ultimi risultati raggiunti, considerandoli come “l’inizio di una nuova fase per le relazioni sindacali nelle aziende e nelle agenzie di lavoro che dovrà rafforzare il ruolo della contrattazione al servizio di una logica di sviluppo produttivo ed occupazionale del territorio”.

Oltre a sottolineare che la stabilizzazione dei lavoratori è collegata a investimenti da parte della multinazionale – che traducono la volontà della stessa di considerare il nostro territorio come prioritario nelle scelte di sviluppo produttivo – le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza di sorreggere “queste scelte aziendali in primo luogo non disperdendo le professionalità presenti e costruite con percorsi formativi, quindi adoperandosi di concerto con le istituzioni per sostenere i lavoratori precari con adeguate e concrete azioni”. “In una situazione di perdurante crisi economica diffusa come quella che stiamo ormai vivendo da diversi anni – hanno sottolineato le parti sociali – lo spirito con cui si muovono tutte le parti in causa è sicuramente quello di consegnare maggiore stabilità di lavoro ai tanti giovani precari già impiegati in Novartis ed al tempo stesso di offrire una prospettiva aziendale che nel tempo possa consegnare livelli occupazionali maggiori”. Le agenzie per il lavoro. Parole positive anche da parte dei rappresentanti delle agenzie per il lavoro, che hanno sottolineato come l’accordo siglato sia il segno dell’evoluzione dei tempi e del mercato del lavoro e possa rappresentare un punto di riferimento importante anche per altre realtà nazionali.