Quali abitudini di spesa entrano nel Paniere Istat 2023?

Documento di Economia e Finanza

Come ogni anno torna il nostro consueto appuntamento con l’aggiornamento del Paniere Istat. 

L’argomento è particolarmente interessante, in considerazione dell’inaspettato e dirompente effetto inflazione dell’ultimo anno. 

Quali prodotti entrano nel Paniere Istat 2023, conseguenza dell’evoluzione delle abitudini di consumo, ma anche espressione delle novità normative?

Il primo ingresso è quello della “Visita medica sportiva”; un servizio specialistico sempre più in voga, complici il crescente interesse per la pratica sportiva e le normative vigenti relative alla certificazione medica, richiesta anche per attività sportive non agonistiche.

Al secondo posto troviamo la “Riparazione smartphone”, servizio che cammina con la diffusione dello smartphone di cui non si riesce più a fare a meno, in ogni aspetto della vita quotidiana, personale e lavorativa. 

Entrano, subito dopo le “Apparecchiature audio intelligenti”, ovvero gli assistenti vocali che, attraverso un software, possono essere integrati in speaker e altri dispositivi smart, al fine di interagire con l’uomo. Proprio oggi mi raccontavano di un’esperienza curiosa, in cui, alla domanda del figlio al babbo, in casa, sia stata Alexa a rispondere per prima, facendomi immaginare la faccia del babbo, preso in contropiede e battuto dall’assistente sulla velocità di risposta.

Sul fronte dei prodotti che, all’interno del paniere, ne migliorano la rappresentatività, in ottica contestuale, è la gamma biologica a fare da padrone: arance, mandarini, banane, mele, pere, pesche, kiwi, avanzano accanto agli analoghi prodotti non biologici, già presenti nel comparto frutta. Un ritorno alla necessità di mangiare bene, sano, cibi naturali, senza sostanze fertilizzanti e chimiche intervenute nel processo produttivo, con attenzione alla qualità e alla salute.

Stessa cosa per il comparto verdura; preferenza biologica che si afferma per pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote, cipolle. 

Tra i prodotti tradizionali, espressione dei consumi consolidati, entrano il “Tonno di pescata” e i “Rombi di allevamento” per l’alimentazione; il “Deambulatore” nell’ambito degli apparecchi terapeutici e il “Massaggio estetico” per i trattamenti di bellezza. Insomma, molta attenzione alla persona e alla qualità della vita.

Altra curiosità del paniere, a livello aggregato, è quella del Chi sale e chi scende rispetto all’anno precedente. Vediamo se ci ritroviamo con il nostro conto economico. Aumenta la spesa per: Abitazione, acqua, elettricità e combustibili; Servizi ricettivi e di ristorazione; Ricreazione, spettacoli e cultura.

 Abbigliamento e calzature rimangono stazionarie, mentre tutte le altre categorie di spesa scendono. 

In particolare, il maggior peso di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili è interamente dovuto all’aumento dei prezzi, rispetto alle altre categorie in cui si tratta più di un effetto spesa che di rivalutazione.

Il consumo che, invece, cala di più è quello relativo a Prodotti alimentari e bevande analcoliche.

In conclusione, il quadro che emerge nel paniere Istat 2023, racconta un fenomeno che, dal mio punto di vista, sta prendendo piede: natura e tecnologia che si fondono, nella ricerca di una qualità della vita, in cui cambia ciò che oggi è il “nuovo indispensabile”.

Tanto che, nessun prodotto esce dal paniere nel 2023; tutti quelli del 2022 non mostrano segnali di obsolescenza. Vi ricordate la friggitrice ad aria?

Maria Luisa Visione