Pomodoro trasparente. E il resto della spesa?

L’etichetta che certifica la provenienza del pomodoro e dei suoi derivati adesso si fa più vicina grazie a quanto annunciato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Forum di Cernobbio. Il ministro ha confermato l’emanazione del decreto per l’etichetta d’origine per i derivati del pomodoro, fortemente sollecitata dalla Coldiretti. “La trasparenza dell’etichetta del pomodoro, e soprattutto dei suoi derivati, rappresenta una grande vittoria per i produttori italiani e per i consumatori, resa possibile anche dall’impegno profuso dalla Coldiretti – ha affermato Coldiretti Siena – adesso è importante andare avanti anche con la trasparenza delle etichette degli altri prodotti, in Italia un quarto di loro è ancora ‘anonimo’”.
In Italia resta infatti ancora da etichettare con l’indicazione dell’origine 1/4 della spesa alimentare degli italiani: dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio. Di fronte all’atteggiamento incerto e contraddittorio dell’Unione Europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve di frutta o le marmellate per il miele ma non per il pane, l’Italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere – sottolinea la Coldiretti – di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale. Un’esigenza anche dinanzi a rischi alimentari – spiega la Coldiretti – in una situazione in cui sono stati 2.925 gli allarmi scattati nell’Unione Europea con la Turchia che è il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi, seguita da Cina e India. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.