Piancastagnaio brucia ancora. Danni enormi per le colture. Coldiretti assiste i produttori

La zona sud della provincia di Siena è stata colpita da un terribile incendio cominciato a Piancastagnaio il 9 luglio che ha fatto molti danni alle aziende agricole del territorio e brucia ancora. Infatti un altro focolaio è partito stamani intorno alle 10 in località San Martino nel Comune di Piancastagnaio, dove le fiamme stanno lambendo il centro abitato facendo scattare l’ordine di evacuazione per circa 120 persone. Sul posto stanno intervenendo 4 elicotteri della flotta regionale e diverse squadre a terra di volontari e Vigili del Fuoco.


“Su questa disastrosa vicenda degli incendi la speranza è che si riesca a spegnere definitivamente ogni focolaio il prima possibile – commenta il direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli – per ritornare alla normalità velocemente, e permettere alle aziende di ripristinare le loro attività, senza ulteriori ritardi e con il massimo sostegno”.


Il fuoco ha messo a repentaglio anche alcune aziende agricole e le persone che vi abitano. Quello che preoccupa è il fatto che la situazione non è ancora del tutto stabilizzata, infatti nei giorni successivi all’inizio dell’incendio, e persino oggi con quello partito questa mattina, vengono individuati incendi sparsi. La situazione è comunque monitorata 24 ore su 24 dagli addetti alla prevenzione anche con l’utilizzo di elicotteri.
Per i produttori agricoli, nei prossimi giorni si potranno presentare le segnalazioni danni da inoltrare al Comune di Piancastagnaio, la Coldiretti è a disposizione per l’assistenza e la compilazione delle domande.
Per quanto riguarda i numeri dell’incendio, le fiamme hanno sino ad ora interessato 530 ettari di terreno e 5 immobili civili, mentre 6 sono state le famiglie allontanate temporaneamente da casa, compresa la Comunità La Colta. I mezzi aerei impiegati per domare l’incendio sono stati: 2 Canadair, i quali hanno operato per due giorni, e 3 elicotteri che invece sono stati impiegati per 3 giorni. La situazione a terra ha visto il dispiego escavatori, pale meccaniche e ruspe per un totale di 400 ore di macchine, e 6.000 ore di personale che ha lavorato per domare le fiamme e impedire che l’incendio dilagasse.


L’incendio di Piancastagnaio si inserisce in un contesto nazionale di eventi simili, e spesso dolosi, che hanno messo in ginocchio il Paese. Secondo la Coldiretti ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. “Oltre alla drammatica perdita di vite umane, gli incendi – sostiene la Coldiretti – hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici.” La speranza più grande è che si trovi presto una soluzione e si mettano in campo delle politiche in grado di lavorare sulla prevenzione, per fermare gli incendi prima che nascano.