Le frodi nell’agroalimentare sono un business per le mafie

Se ne parlerà domani all’incontro organizzato da Legambiente Siena e Libera Siena al Santa Chiara Lab.

Le frodi mafiose nell’agroalimentare hanno numeri da capogiro: 20.706 reati e 4.214 sequestri. Questi sono solo alcuni dei dati che sono stai evidenziati dal Rapporto nazionale sulle Ecomafie 2016. Il valore complessivo dei sequestri effettuati ammonta a più di 586 milioni di euro. Il numero più alto di infrazioni penali è stato riscontrato tra i prodotti ittici con ben 6.299 illegalità accertate, mentre tra le tipologie specifiche di crimini agroalimentari la contraffazione è tra le più diffuse e colpisce principalmente i prodotti a marchio protetto, come l’olio extravergine di oliva, il vino e il parmigiano.

Anche quest’anno il Circolo Legambiente Siena e Libera a Siena organizzano per domani, a partire dalle 15.30 all’auditorium del Santa Chiara Lab (Via Valdimontone, 1), un incontro dal titolo “Qualità nell’alimentazione – frodi e tutela dei consumatori”.

Interverranno Salvatore Vitello e Aldo Natalini della Procura della Repubblica di Siena; Alessio Brogi del Coordinamento di Siena del Corpo Forestale dello Stato; Antonio Pergolizzi referente rapporto ecomafie di Legambiente; Gian Carlo Caselli per l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura, Simone Solfanelli di Coldiretti Siena; Francesco Frati dell’Università di Siena, Giuseppe Cornacchi del Dipartimento sviluppo agroalimentare e territorio di CIA; Enrico Roccatto della Commissione Nazionale Legalità di Slow Food e Angelo Riccaboni del Santa Chiara Lab.

Si tratta della IIa edizione di un appuntamento che vuole fare una panoramica su illegalità nel  settore agroalimentare nella Provincia di Siena ponendo particolare attenzione alla filiera del grano (pane e pasta).

L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, vedrà la possibilità di gustare durante il coffee break alcuni prodotti di Libera Terra

I relatori racconteranno le esperienze delle associazioni nel campo della tutela alimentare e della protezione e sensibilizzazione dei consumatori nei loro acquisti più importanti, al fine di divulgare un nuovo modello di spesa consapevole e attenta alla qualità e alla genuinità dei prodotti.