In Italia crescono mutui e depositi: i dati di gennaio resi noti dall’Abi

Ottobre all’insegna dell’Educazione Finanziaria

A fine gennaio il totale dei prestiti alla clientela concessi dalle banche, operanti in Italia, ha toccato quota 1.805,7 miliardi di euro. Si tratta di una quota superiore di quasi 140 miliardi rispetto

all’ammontare complessivo della raccolta dalla clientela, che ha raggiunto 1.665,9 miliardi di euro.

I dati sono quelli resi noti dall’Abi, Associazione bancaria italiana, che sottolinea come a gennaio

i prestiti a famiglie e imprese sono cresciuti su base annua del +1,1%, “in accelerazione rispetto al +0,9% del mese precedente, confermando la prosecuzione del miglioramento della dinamica dello stock dei finanziamenti”.

Le stime si basano sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese.

Dati dai quale emerge anche una netta ripresa dei finanziamenti, primo fra tutti il mercato dei mutui.

In fatto di somme date in prestito alle famiglie l’Abi ha registrato una variazione positiva pari al

+1,9% rispetto alla fine del 2015, quando già si erano evidenziati i primi segni di miglioramento.

Puntando l’attenzione sui depositi quindi conto corrente, certificati di deposito, pronti contro

termine, l’Italia può contare su un aumento di circa 49 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, con una variazione pari al +3,7% su base annuale.

Si conferma in diminuzione l’ammontare della raccolta a medio e lungo termine, che prevede investimenti su obbligazioni, con un segno negativo del 17,8% ed un valore complessivo di

66,5 miliardi di euro.

“La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) ha registrato a gennaio 2017 una variazione su base annua pari a -1%, era -0,6% il mese

precedente – si legge nel report dell’Abi -.

Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.513 a 1.665,9 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto – di oltre 153 miliardi”.

In fatto di tassi di interesse sulla raccolta bancaria dalla clientela,  l’Italia vede una collocazione allo 0,97%, considerando i dati di fine gennaio.

Mettendo in evidenza il tasso praticato sui depositi e quindi conti correnti, depositi a risparmio e

certificati di deposito, il tasso si è attestato allo 0,40%.

Gli italiani si interrogano sulla raccolta dei risparmi a partire dalla scelta del conto corrente più conveniente ed adeguato alle necessità.

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