Il senso di Banca Cras per il patrimonio. E per le persone

florio faccendi presidente banca cras

A giugno vedrà la luce Banca Cras Credito Cooperativo Toscano – Siena. Il presidente della nuova corazzata del credito cooperativo, Florio Faccendi, racconta i passi del successo. Partendo dalla semplicità.

Manca davvero poco, ormai. A partire dai primi di giugno vedrà la luce la nuova realtà cooperativa che opererà su cinque province toscane (Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa) e avrà competenza territoriale su 67 Comuni, con oltre 9mila soci e 38 mila clienti: mantenendo gli attuali livelli occupazionali le oltre 240 risorse umane saranno impiegate nella sede amministrativa e legale di Sovicille e nelle 33 filiali organizzate in aree territoriali.

Il doppio sì alla fusione di Bancasciano in Banca Cras ha infatti ottenuto il benestare delle rispettive assemblee dei soci. Banca Cras cambierà in parte anche il nome, trasformandosi in Banca Cras Credito Cooperativo Toscano – Siena e potrà contare su una dote iniziale di oltre 93 milioni di patrimonio e oltre 1.500 milioni di attivi rafforzando così il proprio ruolo economico e mutualistico. La direzione generale è affidata a Umberto Giubboni, presidente della nuova Banca sarà Florio Faccendi. E’ proprio lui a parlare delle novità.

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Bilancio in utile parte prima, cosa non usuale a livello bancario: quali i capisaldi di questo risultato? Cosa si è fatto, in concreto, per raggiungerlo?
“Non è scontato né banale, infatti, se si guarda al credito cooperativo anche sul piano nazionale. Questo è prima di tutto il risultato di un grande sforzo grazie alla lungimiranza con la quale ci siamo mossi, da precursori:  le due fusioni del 2009 e 2010 (Banca di Credito Cooperativo di Chianciano Terme e Banca Costa Etrusca, ndr)  oggi consentono di essere una Banca con un patrimonio importante e professionalità altrettanto importanti che con noi hanno condiviso un progetto fin da subito. Con Bancasciano il progetto di fusione per incorporazione ci porta a rappresentare una competenza importante in Toscana, con cinque province coperte e se andiamo a sommare i nostri  umeri con quelli di Bancasciano ci rendiamo conto delle dimensioni e dell’importanza che stiamo andando ad acquisire, di sicuro un’operazione strategica”.

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Bilancio in utile parte seconda. Utile vuol dire rafforzamento patrimoniale : quali i vostri obiettivi di crescita per il prossimo futuro?
“Una crescita prudente e attenta, convinti che gli assetti patrimoniali fanno la differenza oggi e a maggior ragione la faranno domani, con numeri importanti e una ragionevole solidità. E’ ovvio, il patrimonio è l’elemento più importante oggi per una banca e la Vigilanza guarda molto ai coefficienti patrimoniali delle banche, noi partiamo da una posizione di tutto rispetto”.

Banca Cras Credito Cooperativo Toscano – Siena ambisce  al riconoscimento di “Banca del territorio”, dal momento che MPS si sta sempre più allontanando come “banca di riferimento”?
“Voglio augurarmi che Mps rimanga una presenza sul territorio, noi ci saremo per intercettare quella domanda delle famiglie e degli artigiani soprattutto, anche se il concetto di banca di credito cooperativo si è evoluto e si può intermediare qualsiasi attività bancaria, con coefficienti tali da poter esprimere impieghi maggiori nel territorio”.

Banca da sempre vuol dire sostegno all’economia reale ed alle famiglie: quali sono i vostri prodotti per le aziende e per i privati? Proponete qualcosa di innovativo?
“Stiamo ragionando su prodotti che ormai vanno incontro a progetti, famiglie, efficientamento energetico per imprese e privati, che possono accedere a plafond che abbiamo determinato, così come abbiamo stabilito il plafond per il miglioramento dell’antisismicità con tutte le agevolazioni fiscali previste dalla legge, abbiamo condizioni buone per mutui per giovani coppie. Insomma un piano prudente e realistico che coglie le complessità del momento potenziando le strutture dedicate alla gestione dei rischi e sviluppa nuovi modelli di business andando ad efficientare costi e ricavi”.
Tra le novità, il restyling delle filiali: partendo dal principio fondamentale della relazione con il cliente, quale lo stile che verrà adottato? 
“Due dettagli importanti si rinnoveranno: mi riferisco a un rebranding ma anche allo studio per ridefinire i nuovi concetti di filiale. Si tratterà di investimenti importanti anche sulla tecnologia partendo però dal presupposto che prima di tutto viene il rapporto umano, fondamentale il contatto tra personale e cliente. In tal senso, investiremo molto sulla formazione del personale”.

 

 

Katiuscia Vaselli