Il ministro Franco: “Mps, speriamo in una interlocuzione positiva con l’Europa”

La Banca Mps, dopo il fallimento della trattativa tra UniCredit e ministero, rimane un tema caldissimo e di stretta attualità. Al centro dell’attenzione quello che sarà il nuovo piano industriale di Rocca Salimbeni e quanti saranno gli esuberi gestiti dall’apposito fondo. Ci si avvicina intanto alla fine di dicembre e pare ormai prossima, quindi, la proroga dei tempi per l’uscita dello Stato da Mps.

Sul tema è intervenuto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, che al termine della riunione dell’Ecofin ha dichiarato: “Sul Monte dei Paschi abbiamo un’interlocuzione in corso con la Commissione sui tempi. E contiamo che questa interlocuzione sia positiva”.

Questa mattina, intanto, anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha risposto ad alcune domande su Banca Mps a margine della conferenza stampa sullo Sportello famiglia: “Per l’istituto – ha detto il primo cittadino – il nostro obiettivo, ed era una cosa che io avevo anche proposto, sarebbe stato quello di far sì che la Fondazione Mps e forse anche la Regione avessero una partecipazione nella società controllante. Con una partecipazione, anche piccola, nella società controllante si riesce a valutare l’azienda controllata e capire il destino dell’istituto”. Ancora De Mossi: “A mio modo di vedere la trattativa con UniCredit è saltata perché avendo un unico soggetto che dialogava con il governo per la Banca Mps mi pare che questo soggetto, se mi posso permettere, ha tirato un po’ troppo la corda. Quindi ora leggo che si stia andando ad una proroga dei tempi per la decisione, cosa che auspicavo da tempo”.

A Radio Cusano Campus ha parlato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: “La sovrapposizione tra la trattativa Unicredit-Mps e le suppletive ha contribuito a fare confusione. Ora il problema andrà necessariamente risolto, si dovrà trovare una soluzione, non si può far fallire una banca, ma con Draghi e Franco siamo in buone mani. Mps sarà asciugato, dimagrito nei costi e poi sarà rimesso sul mercato. Trasformarlo in banca pubblica? Non lo vuole la Ue, l’ha permesso alla Germania, ma a noi non lo permette”.