Il Comune di Monteriggioni attacca Enel, cittadini esasperati

Cittadini esasperati in tante zone di Siena ancora senza luce

Il maltempo ha lasciato strascichi in tutta la provincia: sono ancora diverse le zone di Siena e provincia senza luce e in alcune case da 48 ore si vive senza telefono e riscaldamento. Diverse abitazioni in tante zone, fra queste anche a Santa Colomba, Strada di Bellaria, Sant’Andrea, Fogliano, Sovicille e San Piero in Barca. Enel informa di aver riaperto i cantieri per il ripristino stamani, ma i cittadini sono esasperati e le rassicurazioni della stessa azienda non bastano più.

Tanto che “il Comune di Monteriggioni chiederà a Enel il risarcimento dei danni e dei disagi provocati a decine di famiglie sul nostro territorio e, in particolare, a quelle che vivono a Santa Colomba e nella zona della Miniera, vicino Badesse, dove manca l’energia elettrica ancora oggi, a oltre 36 ore di distanza dagli eventi metereologici eccezionali di lunedì scorso”. E’ quanto afferma Raffaella Senesi, primo cittadino di Monteriggioni a margine dell’incontro che si è svolto questa mattina, mercoledì 31 ottobre presso la Prefettura di Siena per stabilire gli interventi tesi a risolvere le criticità ancora presenti sul territorio provinciale.

“E’ inaccettabile – continua Senesi – che ci siano ancora parti del nostro territorio senza energia elettrica. L’ondata eccezionale di maltempo ha provocato danni in molte zone, dove gradualmente la situazione è tornata alla normalità con gli interventi di Enel e Acquedotto del Fiora aiutati da tecnici e operai dell’amministrazione comunale, Polizia municipale e forze dell’ordine. Ancora oggi, però, gli abitanti di Santa Colomba e della zona della Miniera sono senza energia elettrica e senza acqua e questo sta provocando seri disagi a famiglie intere. Il Comune sta monitorando costantemente la situazione ed è in contatto con tutti i soggetti coinvolti per far fronte all’emergenza, ma chiederemo a Enel di assumersi le responsabilità di questi disagi nel rispetto degli utenti e dei loro diritti al servizio”.