Il cittadino digitale che avanza

Piattaforme di trading a supporto dei mercati globali

“Carta della cittadinanza digitale” è il titolo dell’art. 1 della legge delega 124 del 7 agosto 2015 sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Si avvia un processo di informatizzazione che attribuisce al cittadino un’identità digitale, con diritto di avere accesso a un’amministrazione pubblica aperta e a disposizione sempre più domani, grazie ad un click. Senza entrare nel merito della bontà dell’idea di semplificazione amministrativa necessaria per il funzionamento efficiente del sistema e per la verifica oggettivamente confrontabile dei processi, occorre prendere atto dell’esistenza di un nuovo concetto di cittadino.

Nel 2015, secondo l’Istat, il numero di famiglie che si connettono a Internet mediante banda larga, è passato dal 27,6% dell’anno precedente al 30,1%. Sono proprio i giovani, il nostro futuro, i maggiori utilizzatori del web (oltre il 91% tra i 15 e i 24 anni). Tuttavia, nove imprese su dieci, presentano un indicatore di digitalizzazione ancora basso e la maggioranza dei loro utenti interni dichiara di avere competenze di base o minime, tanto che occorre ancora rivolgersi all’esterno.

Di fatto, affinché si possa avere la partecipazione attiva dei cittadini alla loro nuova vita digitale, bisogna far crescere le loro competenze. Dalla digitalizzazione deriva la responsabilizzazione nella modalità di usufruire consapevolmente dei servizi. Uno dei più importanti, la previdenza, è interessato da una vera trasformazione. Sul sito Inps è in corso il progetto di revisione e costruzione del nuovo portale. Anche in questo caso, la finalità dichiarata è quella di mettere al centro l’utente dedicandogli un sito moderno, semplice da usare e flessibile, in grado addirittura di coinvolgerlo attivamente. Nel prototipo, accessibile on line, viene infatti lanciato il progetto di coinvolgimento #INProgresS”: un blog e un insieme di attività, strumenti e piattaforme da navigare per scoprire le funzionalità e dare la propria opinione.

Ascolto attivo e condivisione, dunque, di un sistema previdenziale pubblico che si avvicina al cittadino. I dati sulla sua pensione sono disponibili in tempo reale e, per andare incontro ai meno digitali, si costruisce e condivide un portale, a portata di tutti. Inoltre, viene presentata ai primi di novembre “La mia scelta previdente”, guida alla pianificazione della pensione nel pubblico impiego per chi vuole approfondire il tema della previdenza complementare in ambito pubblico e sviluppare conoscenze di base per creare un percorso utile ad affiancare alla pensione pubblica, quella complementare. Non è più tempo, soprattutto per i giovani, come si legge nella guida, del Ci penserò domani; bisogna approfondire oggi, costruire il domani grazie all’informazione.

Work in progress, mentre ci adeguiamo e responsabilizziamo. E’ evidente che il futuro non ammetterà scuse e, per il presente, e, i presenti che ancora hanno qualche remora, imparare a gestire il cambiamento è l’unica strada.  In alternativa, si rischia di restare ancorati ad un mondo di servizi pubblici che è già cambiato.

Il mondo nuovo oggi si chiama CAD e SPID. Lo conosciamo?

 

Maria Luisa Visione