I sindacati: “Su Enoteca Italiana attendiamo risposte da due anni”

Filcams Cgil e Fisascat Cisl Siena scrivono un intervento su Enoteca Italiana. “Tra poco – si legge nella nota dei sindacati – saranno passati quasi due anni dalla chiusura ufficiale dell’Ente Mostra Vini-Enoteca Italiana e gli ultimi ex dipendenti sono sempre in attesa di un qualsiasi tipo di risposta. Molti ancora gli interrogativi aperti. A che punto è la liquidazione? Il tavolo di crisi alla Regione Toscana verrà mai riconvocato? Il Comune di Siena, chiamato a gestire la vicenda, cosa sta facendo? Gli ultimi ex dipendenti riceveranno mai le loro spettanze (pagamento del tfr e degli stipendi arretrati di quasi un anno, nonché i contributi non versati)? Sulla ricollocazione lavorativa degli ex dipendenti ci sarà mai una risposta? Saranno mai individuate le responsabilità di quanto successo come più volte chiesto, nelle sedi ufficiali, tenuto conto del cospicuo debito complessivo finale? Le risposte a queste e ad altre domande non possono che essere date dagli attori principali di questa vicenda, ovvero le istituzioni che hanno voluto, fondato, sostenuto e amministrato fino alla sua chiusura l’Ente Mostra Vini-Enoteca Italiana”.

Proseguono Filcams Cgil e Fisascat Cisl Siena: “Ricordiamo che l’Ente ha sempre gestito fondi pubblici nazionali e regionali per la promozione del vino in Italia e all’estero, riversati anche sul territorio, e pertanto non è accettabile fare finta che una storia iniziata nel lontano 1933 finisca nel dimenticatoio della contemporaneità, e soprattutto che a bere l’amaro calice siano solo coloro che le decisioni le hanno subite, gli ex dipendenti e le loro famiglie. Attendiamo fiduciosi”.