Decreto imprese da oggi in vigore, ecco di che cosa si tratta

Il decreto imprese mette a disposizione 400 miliardi di euro di prestiti agevolati alle imprese (dopo i 350 miliardi stanziati dal governo Conte con il precedente decreto Cura Italia): soldi che sono coperti da garanzie esterne, quelle del Fondo di garanzia per le pmi per le aziende fino a 499 dipendenti, e quelle della Sace per le società più grandi, con oltre 499 dipendenti. Quindi se le aziende non riusciranno a rimborsare il finanziamento ci penseranno questi enti, le banche quindi non subiranno delle sofferenze.

Il decreto imprese è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra quindi in vigore. Il decreto contiene misure sulle garanzie statali al credito alle imprese, il rinvio di alcune scadenze fiscali, l’estensione delle norme di golden power e la proroga dei termini processuali.

“Diamo atto al Governo e ai ministri Gualtieri e Patuanelli di aver conseguito un risultato importante sotto il profilo delle risorse e degli strumenti mobilitati a favore del sistema produttivo”, commenta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che avverte: “Adesso è importante che queste risorse giungano con tempestività alle imprese”. E aggiunge: “Oggi più che mai occorre semplificare, comprendere che stiamo vivendo in una fase di emergenza e che dobbiamo imparare a usare nuove regole utili a fronteggiare una situazione straordinaria”. E ancora: “L’Europa deve tornare ai suoi valori fondamentali, vale a dire pace, protezione, prosperità e auspichiamo che il nuovo asse francese, spagnolo e italiano possa indicare a tutti la nuova direzione di marcia con l’adozione tra l’altro di strumenti di finanziamento, come gli Eurobond, per la difesa interessi comuni e il rilancio delle nostre economie e dell’occupazione”.

“Abbiamo lavorato tutta questa notte al testo del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo mezzanotte, per poter inviare alle banche, già stamattina la circolare applicativa del decreto sulle misure per fornire liquidità alle imprese”, afferma il presidente dell’Abi Antonio Patuelli a Radio Anch’io sottolineando come in questo modo le banche, che in questi giorni hanno ricevuto molte richieste dai clienti, possono “subito avere elementi” per applicare la norma che prevede garanzie pubbliche sui finanziamenti bancari alle imprese in difficoltà. Abi, spiega un comunicato dell’associazione, con lettera circolare già diffusa questa mattina a tutti gli associati, ha fornito subito alle banche una tempestiva informazione del Decreto legge.

Sace si prepara quindi ad attivare “Garanzia Italia”, nuovo strumento straordinario per sostenere le imprese italiane nel reperire liquidità e finanziamenti necessari per fronteggiare l’emergenza Covid-19. E’ quanto si legge in una nota della società. Sono già in fase avanzata i lavori con la Task Force con l’Abi, così come i tavoli con i principali istituti bancari, per analizzare e rendere operativi tutti gli aspetti previsti dal decreto imprese. Per avere informazioni sull’iniziativa si può anche chiamare il numero verde 800020030.

Lo stop ai procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, fissato dal Cura Italia al 15 aprile, viene differito all’11 maggio. Lo prevede il decreto imprese da oggi in vigore, che ha efficacia anche sulle commissioni tributari, per la magistratura militare e per la Corte dei Conti. Le norme non si applicano ai procedimenti penali i cui termini scadono nei sei mesi successivi all’11 maggio. Per i processi amministrativi la proroga è dal 16 aprile al 3 maggio incluso ma con esclusivo riferimento alla notifica dei ricorsi.

(Fonte: Ansa)