Dalle banche virtuali all’economia digitale: l’Italia del web

Lo slancio dell’economia digitale: un focus sulla situazione italiana 

Internet ha un impatto sempre maggiore nelle vite delle persone di tutto il mondo, derivante da tanti motivi diversi, che vanno dalle nuove offerte di intrattenimento proposte dal mezzo e arrivano fino alla possibilità di accedere a servizi telematici di vario genere, dunque anche pubblici e/o amministrativi: a questo proposito sono stati adottati degli strumenti a favore dell’utente come, ad esempio, la “Carta della cittadinanza digitale”, che garantisce una semplificazione della relazione tra i cittadini e le amministrazioni. 

Una importante rivoluzione mondiale è sicuramente anche quella dell’e-commerce, che ha cambiato le abitudini di acquisto delle persone, grazie a servizi sempre più efficienti in termini di velocità, di sicurezza della compravendita, di protezione dei dati personali, nonché di assortimento dell’offerta.

Secondo un recente rapporto pubblicato dal Centro di Economia Digitale – nato anche grazie al sostegno dei Dipartimenti di Economia delle università romane – l’Italia è di 25 punti percentuali sotto l’UK e di 21 sotto la Germania in merito alla penetrazione del commercio digitale, ma alcuni settori, come quelli seguenti, sono comunque in sostanziale crescita:

  • moda e bellezza (+12%)
  • elettronica e tecnologia (+10%)
  • cibo e cura personale (+15%)
  • arredamento e/o elettrodomestici (+14%)
  • giochi e passatempi (+7%)
  • viaggi (+15%)
  • musica in formato digitale (+ 9%)
  • videogiochi (+ 9%)

L’importanza degli strumenti di pagamento

Le modalità di pagamento offerte dai siti sono un fattore determinante perché l’e-commerce possa spiccare il volo. 

Ad esse sono collegate diverse variabili come la sicurezza dei dati sensibili e personali, la facilità d’uso e l’accessibilità, i singoli costi per ogni transazione effettuata e la diffusione generale del metodo stesso, che garantisce uno scambio più agevole. 

Tra i sistemi di pagamento maggiormente utilizzati a livello generale troviamo le carte di credito e i bonifici bancari, ma anche il contrassegno e le carte prepagate, oltre a Paypal.

Paypal in particolare garantisce sicurezza rispetto alla divulgazione dei dati personali, poiché funziona con il semplice utilizzo dell’indirizzo e-mail dell’utente, ma è anche dotato di specifici sistemi antifrode. Per questo esso è piuttosto diffuso tra tutti gli esercenti e gli operatori attivi nell’e-commerce: da quelli che vendono abbigliamento fino ai siti internet di scommesse che accettano PayPal, si tratta dunque di un sistema sempre più utilizzato.  

Quella delle diverse possibilità di pagamento offerte è dunque una componente importanterispetto alla confidenza che l’utente/acquirente acquisisce rispetto a un determinato sito di e-commerce.

In ogni caso, in base alle stime di Confesercenti, alcune regioni italiane sono più attive di altre in termini di aumento dei negozi digitali presenti sul web: in testa alla classifica ci sono la Lombardia e il Lazio, ma ai primi posti delle imprese che praticano il commercio tramite la rete troviamo anche la Campania, L’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto e la Toscana.

Le innovazioni partono dal territorio: l’eccellenza di Siena 

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Come si è visto la Toscana è tra le regioni che, negli ultimi anni, hanno manifestato una maggiore tendenza positiva di sviluppo dell’e-commerce.

A questo slancio sono legate anche diverse iniziative delle singole città, da parte del settore privato e anche di quello pubblico, che ne hanno favorito lo sviluppo.

Si pensi, ad esempio, a “MyFiora” , uno sportello online – accessibile anche da app – che consente agli utenti/consumatori di accedere al servizio idrico e di effettuare alcune operazioni, che vanno dalla lettura del contatore fino ai pagamenti e anche alla fatturazione. Il servizio è un’eccellenza toscana, che è stata sviluppata da Acquedotto del Fiora, Publiacqua e Acque spa. 

Ma questa non è l’unica eccellenza senese sul campo dell’innovazione digitale, visto che, dal 2017, si sta sperimentando in ambito amministrativo un nuovo sistema di pagamento e riscossione, il quale è utile in particolar modo a velocizzare i pagamenti dei comuni ai propri fornitori. Il sistema è stato adottato da 22mila enti pubblici in tutta Italia e questa sperimentazione, da parte del Comune di Siena, ha ricevuto un incentivo economico statale straordinario pari a 34 mila euro. 

Non a caso nella regione Toscana non mancano anche specifici corsi di aggiornamento e formazione legati allo sviluppo della digitalizzazione dell’industria, anche in relazione allo sviluppo di un territorio ricco delle più svariate risorse sulle quali investire anche in termini di innovazione tecnologica.