Daily Report del Settore Research di Banca Mps

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In allegato il daily report a cura del Settore Research di BMPS sui principali eventi di mercato oggi. Di seguito una sintesi dei principali contenuti:

 

· Chiudono negativi i listini europei in scia ai non brillanti dati macroeconomici di giornata; in particolare raffredda il PMI manifatturiero europeo a marzo (a 46,6 punti) e quello tedesco (a 48,9 punti), mentre risulta stabile quello della Francia (a 43,9 punti). In Inghilterra le vendite al dettaglio (escluso carburante) a febbraio salgono del 3,3% a/a rispetto all’1,2% a/a di consensus. Intanto la Borsa cipriota rimane chiusa anche domani, mentre proseguono i tentativi di formulare un piano B con cui coprire il debito domestico residuo, che non verrà coperto dall’UE in caso di salvataggio. Forte dei margini di flessibilità sul bilancio concessi dall’Europa, il Tesoro italiano alza al 2,9% l’obiettivo programmatico di deficit in rapporto al Pil del 2013 per avviare la liquidazione dei crediti commerciali vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione; il tutto sotto l’ipotesi che il Pil italiano diminuisca dell’1,3% a/a nel 2013 e aumenti dell’1,3% a/a nel 2014, secondo le stime ministeriali.

· Apre in rosso Wall Street influenzata dall’andamento dei listini europei. Tra i dati macro, le vendite di case esistenti a febbraio salgono dello 0,8% m/m e l’indice Philadelphia Fed a marzo cresce a 2 punti (rispetto ai -3 punti di consensus). La settimana scorsa le nuove richieste di disoccupazione rialzano a 336,000 unità. La Fed lascia invariato il costo del denaro nel range 0-0,25% presumibilmente fino a quando la disoccupazione non scenderà sotto il 6,5% e l’inflazione non tornerà superiore al 2,5% a/a; continueranno gli stimoli all’economia per 85 Mld$ al mese, tra acquisti di titoli di stato e di MBS. Misti i listini asiatici. Bene Tokyo (+1,34%) in scia alle dichiarazioni del neo governatore della BoJ Kuroda che intende portare l’inflazione al 2% a/a entro due anni ed aumentare il piano di acquisto di asset, escludendo tuttavia l’acquisizione di titoli esteri.

· Sul mercato monetario sale il tasso Euribor sulla scadenza a 3M; stabile su quella a 1M; scende su tutte le altre scadenze; il tasso a 1M fissa lo 0,118%, il tasso a 3M fissa lo 0,211% e il tasso a 6M fissa lo 0,334%. Il tasso overnight Eonia ieri fissava lo 0,065%. La BCE comunica che manterrà in essere la linea di liquidità d’emergenza (la cosiddetta ELA) per le banche cipriote fino al prossimo 25 marzo, con l’intenzione di prorogarla dopo tale data solo se sarà raggiunto un accordo in grado di assicurare la solvibilità delle banche. Poco mossi i rendimenti europei sul brevissimo; scendono sul medio-lungo termine; In calo anche gli omologhi statunitensi. Scendono gli yield italiani con il decennale al 4,59%; lo spread Btp10Y-Bund chiude in leggero ribasso a 322 pb. La Spagna emette: €1,156 Mld di titoli con scadenza nel 2015 e rendimento al 2,275%; €1,0315 Mld di titoli con scadenza nel 2018 e rendimento al 3,557% e €2,325 Mld di titoli con scadenza nel 2023 e rendimento al 4,898%; tutto il target previsto è stato così collocato. La Francia colloca €5,003 Mld di titoli con scadenza nel 2015 e rendimento allo 0,32% e €2,99 Mld di titoli con scadenza nel 2018 e rendimento allo 0,89%; €765 Mln di bond a scadenza nel 2018 e rendimento al -0,66%; €375 Mln di bond a scadenza nel 2019 e rendimento al -0,6% e €342 Mln di bond a scadenza nel 2027 e rendimento allo 0,64%. L’Irlanda colloca €500 Mln di titoli a 91 giorni e rendimento allo 0,24%. Salgono tutti gli spread ad eccezione di quello italiano e spagnolo; in calo i CDS 5Y, ad eccezione del Portogallo.

· Euro in lieve flessione nei confronti del dollaro con il cross €/$ a quota 1,291. Tra le commodities scende il petrolio WTI (-0,6%) ed brent (-1%). Debole il gas naturale (-0,1%). In calo il rame (-0,5%) e il frumento (-0,5%). L’oro tocca i 1612 $ l’oncia.