BMPS: Mercato dell’arte, l’Asia è la nuova protagonista

L’area research di Banca Monte dei Paschi di Siena ha elaborato il nono Art Market Report, in cui vengono sintetizzati i risultati del primo semestre 2011 e analizzati quelli del quinquennio riferiti al mercato internazionale della pittura e delle altre arti minori, considerando i soli battuti delle maggiori case d’asta mondiali.

Il semestre registra una lieve flessione del comparto pittorico, mentre risultano in grande sviluppo le aste di gioielli, sculture, arredi e vini. A determinare le evoluzioni del mercato dell’arte verso comparti non pittorici, contribuisce la nuova domanda proveniente dall’Asia: la piazza di Hong Kong diventa centro, ormai affermato, di una ricca clientela locale sempre più focalizzata all’investimento in arte.

Questi i principali punti della ricerca:

 Nei primi sei mesi del 2011 il mercato della pittura registra una lieve flessione rispetto ai progressi che avevano caratterizzato la ripresa della crisi nel 2010: nel confronto tra il primo semestre 2011 ed iI primo semestre 2010 il MPS Global Painting Art Index arretra del -17,9%, sintomatico di un atteggiamento prudenziale da parte degli operatori.

 Continua la scelta da parte delle case d’asta di proporre cataloghi selezionati e meno inclini alla speculazione, ne è prova il basso tasso di unsold medio, che si assesta al 20,1%, in costante calo a partire dal 2008 (quando si collocava al 27,8%).

 Ad incidere sul risultato dell’indice globale pesano le variazioni negative che hanno interessato il comparto degli Old Masters e 19° secolo (-12,2%) e il comparto Pre War (-2,3%). Positiva, invece, la performance dell’Arte Contemporanea che avanza del +16,1%.

 Tra i fenomeni più interessanti che emergono dall’analisi, lo straordinario sviluppo del mercato dell’arte in Asia, che continua ad erodere quote di mercato agli Stati Uniti. La piazza di Hong Kong è passata dal costituire il 7,4% del fatturato mondiale nel primo semestre del 2010, a rappresentare il 17,9% del fatturato complessivo nel primo semestre del 2011, mentre gli Stati Uniti, nello stesso arco di tempo, perdono il 10,1% della quota di mercato.

 I collezionisti arabi e cinesi, in particolar modo, hanno oramai un ruolo determinante nel mercato dei beni artistici e la piazza di Hong Kong sta segnando fatturati elevati soprattutto per quanto riguarda le aste di gioielli e vini. Nel primo semestre 2011 il fatturato medio delle aste di gioielli realizzato sulla piazza asiatica si colloca a circa 43 mln di dollari, mentre quello dei vini tocca circa i 9 mln di dollari.

Oltre la piazza asiatica, i nuovi mercati emergenti, dove le majors hanno cominciato ad operare, sono il Brasile, l’Argentina, la Russia, il Kazakistan e gli altri paesi dell’ex URSS.

 Questa espansione geografica della domanda può essere considerata una delle cause per cui, mentre le aste di pittura si stanno assestando su fatturati molto elevati ma stabili, alcuni comparti di “arte minore” hanno registrato, nel primo semestre 2011, progressi considerevoli erodendo, in un anno, circa il 5% del mercato alla pittura.

 Le aste di arte occidentale, sia essa Old Masters, Pre War o Post War, sono caratterizzate da prezzi medi elevati e clientela selezionata e dal gusto consolidato, mentre la piazza asiatica tende a prediligere, almeno per ora, l’arte locale, le pietre preziose e i vini.

Per quanto riguarda le performance del mercato della pittura nelle diverse piazze internazionali, l’indice relativo all’Area Euro segna la variazione anno su anno più significativa (+42,1%), seguito dagli Stati Uniti (+7,0%) e dall’Asia (+3,2%). Variazione negativa, nonostante gli ottimi risultati di fine giugno registrati a Londra, per il mercato britannico (-27,0%). Da segnalare che l’MPS Asian Global Index registra una variazione dal primo semestre 2006 del +396%, la più elevata in assoluto rispetto alle performance delle altre parti del mondo analizzate degli ultimi 5 anni.

 L’analisi dell’andamento delle “arti minori”, fa emergere, nel confronto tra il primo semestre 2011 ed il primo semestre 2010 le seguenti variazioni: +15,5% per il MPS Jewels Index, +122,6% per il MPS Sculpture&Design Index, +77,9% per il MPS Art Wine Index, -16,3% per il MPS Antiquities Index e -22,3% per il MPS Photographs Index. Gioielli, vini e scultura e design toccano, al primo semestre 2011, il punto massimo dell’intero quinquennio.

  Dalla Borsa segnali positivi per il mercato dell’arte: l’analisi del rendimento del primo semestre 2011 vede come best performer il MPA Art Market Value Index (+12,0%), seguito da FTSE Mib (+10,3%) e S&P (+5,3%).