Banca Mps: mercato dell’arte 2011 in chiaroscuro

Un 2011 in chiaroscuro per il mercato dell’arte con la crisi che incide sulla liquidità e sui tassi di invenduto e che impone maggiore prudenza e selezione anche in questo settore. Sono i risultati dell’undicesimo Art Market Report, elaborato dall’area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sintetizza i risultati del secondo semestre 2011, analizzando i soli battuti delle maggiori aste ricorrenti mondiali degli ultimi sei anni.

I risultati consuntivi del 2011 confermano la fase riflessiva attraversata dal mercato che, da una parte sconta il mancato allineamento degli esiti del secondo semestre con le aspettative, dall’altra una persistente scarsa liquidità, soprattutto nelle piazze storiche di New York e Londra.

 

Questi i principali punti della ricerca:

Mercato della pittura: nel secondo semestre 2011 l’Mps Global Painting Art Index registra una flessione complessiva del -28,5% sull’anno precedente. La crisi economica che ha colpito i principali Paesi occidentali, inclusa l’Italia, si è tradotta in una carenza di liquidità che ha investito anche il mercato dell’arte e ciò non ha consentito di mantenere gli ottimi livelli di fatturato medio raggiunti nel 2010. Sulla performance dell’indice pesa la riduzione del fatturato medio registrato nei segmenti di contemporaneo e pre-war e nelle aste pluri-comparto.

La ripartizione del fatturato per aree geografiche mostra come l’Asia stia erodendo importanti quote di mercato soprattutto agli USA. Londra, al contrario, riesce a mantenere sostanzialmente immutata la quota del proprio fatturato. Il mercato dell’arte asiatico, sintetizzato dal Mps Asian Global Index, anche nel 2011 mostra una variazione positiva del +39% rispetto all’anno precedente. L’esito particolarmente positivo è determinato dal crescente numero di appuntamenti d’asta e dai soddisfacenti risultati in termini di fatturato medio.

Dopo il costante calo degli ultimi anni, nel 2011 tornano a salire i tassi di unsold medi stabilizzandosi nella regione del 23%. Ad abbassare il livello medio dell’unsold, i risultati provenienti dalle aste nel continente asiatico, in cui si registrano invenduti nettamente più bassi (13,5% media annuale contro il 26,4% delle altre piazze).

Nell’analisi per comparti, il Mps Art Old Masters e 19° sec. Index, continua a crescere nel 2011 con un +21,0% sull’anno precedente, ribadendo la funzione di bene rifugio svolta dall’arte antica.

L’Mps Art Pre War Index registra una flessione del -24,9% su anno precedente. Sui risultati annuali del comparto pesano le stime eccessive delle aste autunnali che hanno scoraggiato investitori e collezionisti.

L’Mps Art Post War Index rappresenta il comparto maggiormente colpito negli ultimi 6 anni dalla crisi del mercato: nel primo semestre 2009 l’indice era già sceso al di sotto dei livelli del 2006 e anche nel 2011 registra una contrazione (-35,5% su anno precedente). La crescita della Cina sul segmento del contemporaneo appare costante oltre che intensa, la quota del fatturato battuto in Oriente cresce dal 2,6% del 2006 all’11,8% del 2011.

All’interno delle arti minori, il segmento più importante è rappresentato da gioielli e orologi, le cui aste spiccano per gli elevati fatturati medi e che complessivamente pesa per il 15,9% sul fatturato totale. Tale segmento registra ancora una volta una variazione positiva, l’Mps Jewels Index supera per la prima volta il picco pre-crisi del 2007 con un +31,4% su anno precedente attestandosi ai livelli più alti di sempre.

A seguire, il comparto sculture e arredi, che rappresenta il 6,6% del totale e in un anno più che raddoppia la sua quota sul fatturato totale internazionale. Nonostante la battuta d’arresto registrata dal comparto nel semestre appena trascorso, la performance dell’aggregato resta decisamente ottima nel confronto anno su anno (+99,5%).

L’analisi borsistica evidenzia, per l’intero periodo di osservazione (gennaio 2009 – gennaio 2012), rendimenti decisamente positivi sia per l’MPS Art Market Value Index (+87,4%) che per il MPS Jewels Market Value Index (+107,6%) e superiori a tutti gli altri indici borsistici nazionali che scambiano i titoli inseriti negli indici di sintesi della pittura e dei gioielli: CAC 40 (-10,4%) e Ftse Mib (-29,7%), SMI (+21,7%), S&P500 (+35,1%).

Nel 2011 le performance del MPS Art Market Value Index e del MPS Jewels Market Value Index risentono della difficoltà dei mercati finanziari assumendo segno negativo (-12,3% e -16,4%), negative anche le performance di tutti gli altri indici considerati che oscillano dal -27,6% del Ftse Mib al -1,1% dello S&P500.