Banca Mps, accordo sui prepensionamenti: siamo a 1800 uscite

Seicento lavoratori hanno avuto accesso al Fondo lo scorso 1 maggio, 1200 oggi. Siamo dunque a quota 1800. Milleottocento esuberi dei 4800 totali previsti entro i prossimi cinque anni.

Piano di Ristrutturazione 2017-2021 avviato, dunque con l’accordo che conferma il ricorso al Fondo di Sostegno al Reddito come strumento fondamentale per gestire gli esuberi derivanti dalle ricadute progettuali e salvaguarda il principio della volontarietà di accesso, fermi restando gli obiettivi fissati dal Piano stesso.

Potranno accedere al Fondo i Lavoratori del Gruppo che maturino il diritto ai trattamenti pensionistici AGO entro il 31.10.2022.
Ai Dipendenti che avranno accesso al Fondo verranno garantite le stesse condizioni che sono state applicate in precedenza secondo l’Accordo del 23.12.2016. A tale proposito l’Azienda, su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è resa disponibile a rivedere le condizioni previste dall’integrazione recente al Documento 600 (U493).
Le domande di adesione potranno essere inserite dal 28.08.2017 al 16.09.2017 e, avvenuta l’accettazione delle stesse da parte della Banca, ciascun Lavoratore interessato dovrà inserire le dimissioni online entro il 10.10.2017.
L’Accordo prevede inoltre un incontro di verifica tra le Parti, in data 21/09/2017, per esaminare le domande pervenute e quelle accolte, oltre ad appositi incontri in caso di modifiche normative sui requisiti pensionistici.
L’Azienda infine, su richiesta sindacale, si è impegnata a definire un percorso di condivisione riguardo alle tematiche derivanti dall’applicazione del Piano di Ristrutturazione e di verifica dei vari step di attuazione dello stesso, all’interno di un modello di Relazioni Sindacali che veda il coinvolgimento sempre più attivo del Sindacato, attraverso un confronto continuo, sia a livello centrale che periferico, al fine di salvaguardare il clima aziendale e la professionalità dei Lavoratori.

Mps ha ceduto intanto a Cerved e a Quaestio la propria piattaforma di crediti in sofferenza. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo trimestre 2018. «Il corrispettivo della cessione è pari a 52,5 milioni di euro – spiega in una nota la banca senese – L’operazione prevede la cessione ad una società ad hoc, costituita da Cerved e da Quaestio, della piattaforma di recupero crediti in sofferenza di Bmps e la sottoscrizione di un contratto di servicing pluriennale per la gestione in outsourcing dei flussi futuri a sofferenza di tutte le banche italiane del Gruppo BMps». Il contratto, quindi, non include i 28,6 milioni di crediti classificati a sofferenza al 31 dicembre 2016 già oggetto di un piano di cessione con cartolarizzazione.