Alessandro Fabbrini nuovo presidente di Sienambiente

All’assemblea che ha eletto Fabbrini ha partecipato l’85% dei soci.

Il nuovo presidente di Sienambiente è Alessandro Fabbrini. Lo ha deciso l’assemblea dei soci che si è riunita ieri, che ha approvato, inoltre, il bilancio di esercizio del 2015 e ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione composto anche da Federica Borghi e Gionata Pasqualetti per la parte pubblica, da Marco Buzzichelli e Giuseppe Pinto per la componente privata. All’assemblea ha partecipato l’85% dei soci. Fabbrini, eletto all’unanimità, succede a Fabrizio Vigni, che ha ricoperto la medesima carica dal 2009.

Nato a Siena, 52 anni, è un dirigente d’azienda e amministratore in diverse realtà imprenditoriali del territorio senese. Al suo attivo ha un’importante esperienza nel campo ambientale e dell’energia maturata durante la sua presidenza di Apea, l’Agenzia Provinciale per l’Energia, l’Ambiente e lo Sviluppo che è stato il principale partner della Provincia di Siena nel progetto “Siena Carbon free”. Un bagaglio di competenze che, unite a quelle più strettamente dirigenziali, Fabbrini mette oggi a disposizione di Sienambiente.

«E’ per me un onore e allo stesso tempo una grande sfida ricoprire la carica di presidente di Sienambiente, un’azienda che ha fatto molto per lo sviluppo e la realizzazione di una corretta gestione dei rifiuti nel nostro territorio. – ha dichiarato Fabbrini – Oggi, in un contesto fortemente dinamico, Sienambiente deve affrontare una nuova fase della sua storia nella quale la capacità di innovazione e le conoscenze acquisite dai suoi tecnici saranno determinanti nel dare attuazione alle linee strategiche approvate dalla assemblea dei Soci e agli indirizzi definiti dal Consiglio di amministrazione. Dare il mio contributo per il raggiungimento di questi obiettivi sarà per me un’enorme soddisfazione. Per dedicarmi al meglio a questo nuovo impegno, terminata la mia esperienza in Apea le cui competenze sono passate dalla Provincia alla Regione Toscana, ritengo opportuno valutare la rinuncia anche ad alcuni dei miei attuali incarichi di amministratore che ricopro in altre società».