Vicolo di Malizia: una delle fonti antiche di Camollia

Nel vicolo di Malizia, ancora oggi, si trova un ingresso al bottino maestro di Fonte Gaia.

Il vicolo di Malizia dall’arco che porta in via Biagio di Montluc arriva fino a via Camollia con un percorso un po’ tortuoso che costeggia la chiesa di Fontegiusta e curva davanti al vicolo del Romitorio. Il nome Malizia deriva da una fonte si trovava in quest’area fin dalla seconda metà del XIII secolo, da non confondere, però, con la vicina Fontegiusta.

mal1

Il toponimo Malizia, del resto, si estende ad un asse viario che tagliava orizzontalmente la Francigena, dunque via Camollia, collegando la porta di Pescaia con quella di Monteguitano (che si trovava tra la Barriera di San Lorenzo e porta Camollia e venne chiusa nel 1368) e proseguendo all’esterno di quest’ultima.

Sotto viale Don Minzoni, infatti, la vallata dove scorre la linea ferroviaria porta questo stesso nome, oggi noto soprattutto grazie al “Ponte di Malizia”.

mal2

Lungo quest’asse viario si trovavano due distinte fonti di Malizia, una all’esterno delle mura documentata sin dal 1248, e detta talvolta anche di Monteguitano, e l’altra dentro la città, attestata sin dal 1289, che però non era nell’omonimo vicolo, ma piuttosto in cima alla costa dei Paparoni, come sembra provare il Costituto del 1309-1310 quando la ubica “di po ‘l palazzo de’ Paparoni”. Questa fonte, di cui non rimane alcuna traccia, fu murata nel 1468, probabilmente perché ormai inutile data la quantità d’acqua assicurata dalla nuova Fontegiusta, che era alimentata dal bottino di Fonte Gaia. Nel 1870 il vicolo di Malizia, così come l’adiacente via del Romitorio e altre strade cittadine, venne interdetto al pubblico transito mediante l’apposizione di un cancello di ferro, tolto qualche decennio fa; l’ordinanza comunale di chiusura giustificò la stessa specificando che queste vie “deturpano l’aspetto della città e nuocciono alla salute del cittadino con le loro pestifere esalazioni”.

Nel vicolo di Malizia, ancora oggi, si trova un ingresso al bottino maestro di Fonte Gaia.

Maura Martellucci

Roberto Cresti