Via Gino Fruschelli: partigiano e medaglia d’oro al valor militare

A San Prospero, prima parallela a via Pannilunghi, che però poi incrocia, si trova la strada intitolata ad una altro grande eroe di guerra, questa volta della Seconda Guerra Mondiale, e partigiano: Gino Fruschelli. Via Gino Fruschelli viene intitolata con delibera Comunale n. 34 del 12 aprile 1947.
Nato a Siena nel 1912, negli anni 1941-43 Fruschelli viene mandato a combattere in Jugolavia e sul fronte russo. L’8 settembre 1943 si dà alla macchia, ma dopo la liberazione della Toscana, nel gennaio del 1945, si arruola volontario nel rinato Esercito Italiano. Assegnato al 22° Reggimento del Gruppo di combattimento “Cremona”, cade sul fronte del Senio, e muore ad Alfonsine, presso Ravenna, l’11 aprile 1945. Nella motivazione per la medaglia d’oro a lui assegnata al valore militare si ricorda che come “comandante di squadra avanzata, durante l’attacco contro una munitissima posizione tedesca, mentre la sua squadra, sorpresa sul fianco destro da un violento fuoco di mitragliatrice, rallentava l’impeto offensivo, ripresi alla mano gli uomini e strappato il fucile mitragliatore dalle mani di un porta arma, apriva decisamente il fuoco per proteggere i movimenti dei compagni. Gravemente ferito, continuava a sparare fino al termine delle munizioni. Colpito una seconda volta, vincendo con ferrea volontà lo strazio della carne martoriata, riusciva a trascinarsi fino ad afferrare il mortaio di un compagno caduto e ad aprire nuovamente il fuoco. Colpito una terza volta da una scheggia di mortaio che gli squarciava una spalla, prima di abbattersi al suolo, con l’ultimo anelito di vita rimastogli incitava i suoi uomini a proseguire nella lotta e decedeva poco dopo. Esempio di ferrea volontà, di indomito coraggio, di italica virtù guerriera“. A Gino Fruschelli è intitolata anche una strada a Roma.

di Maura Martellucci e Roberto Cresti