Via di Stalloreggi : il “Gigli” sbagliato

Lungo via Stalloreggi, al civico 34, esiste una lapide che ricorda come il grande letterato e poeta satirico senese Girolamo Gigli sia nato qui il 14 ottobre 1660. Non è così e quando fu apposta la targa commemorativa fu commesso un errore, un vero e proprio scambio di persona. Il grande Girolamo Gigli, infatti, non abitò mai qui in Stalloreggi: suo padre era Giuseppe Nenci, laureato in legge, cognato di un Girolamo Gigli, mercante in cereali che negli anni si era abbastanza arricchito. Quando Giuseppe si sposò nel 1659, Girolamo gli concesse di abitare con la sua nuova famiglia in una casa di sua proprietà posta in via del Casato nei pressi della fonte omonima, e fu qui che il 14 ottobre dell’anno dopo nacque il primogenito di Giuseppe Nenci, cui fu dato in segno di riconoscenza il nome di Girolamo. Nel 1668, poi, il Girolamo Gigli senior donò ai Nenci la casa nel Casato, chiedendo in cambio di poter allevare il giovane Girolamo, che dunque si trasferì nella casa del padre adottivo di fronte alla Costarella. Fu qui che compose le sue prime opere. Il vero e proprio atto di adozione, però, fu stipulato nel 1674, obbligando il giovane Girolamo ad usare l’arme, le insegne ed il cognome Gigli senza mistura. Da quel momento il celebre letterato si chiamò Girolamo Gigli e non più Nenci. In questo palazzo in Stalloreggi, in realtà, abitava nel Settecento la famiglia Fabiani, un membro della quale nel 1758 acquisì dal canonico Provenzano, ultimo della casata Gigli, proprio questo cognome per proseguire la stessa. Questo palazzo si cominciò così a chiamare “Casa Gigli”, e ben presto la tradizione popolare creò la leggenda che qui avrebbe avuto i natali il celeberrimo poeta morto a Roma il 4 gennaio 1722.

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di Maura Martellucci e Roberto Cresti