Intelligenza artificiale, strumento di vita o di morte? All’università un focus sulle nuove tecnologie

Le potenzialità e i limiti delle tecnologie e dell’automazione, della intelligenza artificiale, insieme alle implicazioni etiche e sociali. Questo sarà il contenuto al centro della “Lezione a due voci” in programma domani, mercoledì 7 novembre all’Università di Siena.
L’incontro è organizzato all’interno dell’edizione 2018/2019 di Pianeta Galileo, il programma di divulgazione scientifica promosso dalla Regione in collaborazione con le università toscane, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca, in modo semplice, diretto e comprensibile, stimolandone la curiosità e lo spirito critico.
“Intelligenza artificiale: strumento benefico o arma di guerra?” è il titolo dell’iniziativa che alle ore 10.30, nell’aula magna del Rettorato, in via Banchi di sotto 55, dopo i saluti del rettore Francesco Frati, vedrà gli interventi di Marco Maggini, docente del dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’Ateneo senese, e Gian Piero Siroli, docente del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. Introducono i professori Lucia Sarti e Stefano Campi, che coordinano le attività di Pianeta Galileo per l’Università di Siena.

La lezione illustrerà l’evoluzione dei sistemi automatici intelligenti, dalla realizzazione dei primi calcolatori elettronici alla progressiva evoluzione degli strumenti di programmazione, fino ad arrivare alle odierne applicazioni sempre più estese e sofisticate.
Un focus particolare sarà dedicato all’uso dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico in scenari di guerra, dove si assiste ad uno sviluppo sempre più spinto di nuovi sistemi d’arma, in assenza di adeguate forme di regolamentazione internazionale. Oltre a presentare l’evoluzione delle armi cibernetiche, verranno messi in luce tutti i dubbi sul controllo umano, le vulnerabilità, le responsabilità ed i problemi etici che ne conseguono.

Marco Maggini svolge la sua attività didattica e di ricerca nel settore dell’Intelligenza Artificiale e dell’Apprendimento Automatico.
E’ membro del Siena Artificial Intelligence Laboratory (SAILab – sailab.diism.unisi.it), una struttura che coinvolge più di 20 ricercatori fra personale docente e studenti di dottorato di ricerca.

Gian Piero Siroli si occupa di fisica subnucleare ed è associato scientifico al CERN di Ginevra e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
La sua attività di ricerca comprende l’analisi dati, la costruzione di apparati di rivelazione di fisica delle particelle, lo sviluppo dei sistemi di acquisizione dati.
Attualmente si occupa di sicurezza informatica delle grandi infrastrutture di calcolo a livello intercontinentale. Interessato ai problemi di sicurezza globale, è impegnato nelle attività del Pugwash Conferences on Science and World Affairs, un’organizzazione internazionale insignita nel 1995 del premio Nobel per la pace.