Tempo di povertà e carità

Piazza del Mercato

Il 10 novembre 1897, la Deputazione Amministratrice del Pio Ricovero di Mendicità, grazie alle elargizioni del Monte dei Paschi, del Comune, di Enti morali e di facoltosi privati inizia in Piazza del Mercato la distribuzione di zuppe economiche per le famiglie in difficoltà. Ogni sera per due ore in un locale messo a disposizione dal Comune vengono distribuite, in autunno e in inverno (ma in anni particolarmente duri la distribuzione arrivava fino a primavera inoltrata), al prezzo di 5 centesimi zuppe calde che, a seconda dei giorni, potevano essere di magro, di pane e fagioli, di riso o di semolino con pesce. Le zuppe, del valore reale di 10 centesimi, si potevano avere a metà prezzo acquistando i buoni presso l’antica cartoleria Landi, al negozio Cartigliani e presso la sede del Ricovero di Mendicità. Quando l’autunno e l’inverno erano davvero rigidi ed i raccolti scarsi si notava proprio dal numero delle zuppe distribuite e se giornalmente, ripetiamo giornalmente, si aggiravano sulle 700-800, in certi momenti di crisi potevano arrivare fino a 1200 a sera. La distribuzione delle zuppe era stata già fatta anche negli anni passati ma in questo 1897 la povertà affliggeva moltissime famiglie: nel 1896 nei primi otto giorni il numero delle zuppe somministrate era stato di 4726, mentre negli stessi giorni del 1897 si arrivò fino a 8104, quasi il doppio. Che l’indigenza esistesse a Siena a livelli impensabili si era già visto nel 1887 quando, dopo una visita dei sovrani in città, la coppia reale aveva lasciato una somma di denaro che la Compagnia della Carità avrebbe dovuto distribuire tra i bisognosi che ne avessero fatto domanda. Le domande furono ben 2700 e dopo indagini accurate ne vennero scartate solo 500 ma le altre 2200 vennero ritenute in stato di grave necessità.

di Maura Martellucci e Roberto Cresti