Tanaquilla, la cavalla dalla “manifesta superiorità”

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Il 13 agosto 1955, Ezio Papi detto “Il Lungo”, presenta alla tratta una cavalla dal nome importante: Tanaquilla. Tanaquilla, nella tradizione romana era una nobildonna etrusca, forte, intelligente, sensitiva, avida di potere e di vittoria. Tanaquilla quel 13 agosto 1955 viene scartata, ma nel luglio del 1956 riesce a calcare il tufo correndo nel Leocorno con “Pietrino”. Siamo al Palio di luglio del 1957 e “Vittorino”, nella Chiocciola, porta questa cavalla che si dimostra veloce, fedele, scattante prima al bandierino. Nella Carriera successiva, per una serie di circostanze sfavorevoli giunge soltanto terza nella Torre con Saro Pecoraro detto “Tristezza”. alla tratta del 29 giugno del 1958 Tanaquilla viene scartata “per manifesta superiorità” (accadeva già allora) e il 16 agosto nella Pantera, montata da “Ciancone” arriva seconda. Andata in sorte all’Oca tornerà, di nuovo, alla vittoria proprio con “Ciancone” per la Carriera dell’Assunta del 1959 dopo una corsa memorabile. Tanaquilla trionfa anche il 2 luglio 1960 nella Selva con “Tristezza”, ma sarà l’ultima volta e con il Palio straordinario del 4 settembre nell’Aquila, con Lazzaro Beligni detto “Giove” conclude la sua comunque grande carriera sul tufo.

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Supplemento: nel corso della tratta del 13 agosto 1753 avvenne davvero un episodio clamoroso per un gesto fatto dal fantino Niccolò Sampieri per il quale, si legge nelle cronache, “si facesse lecito, estratto che fù il cavallo per la contrada della Chiocciola, montar sopra il medesimo e senza riguardo alcuno al numeroso popolo, che interveniva a vedere l’estrazione di detti cavalli, si inoltrasse a comprovarlo, facendolo correre di carriera in giro alla Piazza, nella quale occasione, avendo urtato con detto cavallo, Paolo Burroni, soprannominato Tre Uccelli, e fattolo cadere con tal urto in terra, ed ivi calpestatolo, gli cagionasse una ferita nell’occipite, ed altra nel sincipite sinistro, a motivo delle quali, l’offeso passasse in breve tempo, da questa, all’altra vita”. In base a questo episodio secondo alcune teorie, forse è proprio lui il “misterioso” fantino Alisè che trionfò per la Contrada della Chiocciola nella Carriera corsa venerdì 17 agosto. Di quel Palio, infatti, non ci sono giunti né i nomi dei cavalli, né tantomeno i nomi dei fantini. Su chi fosse lo stesso Alisè, del resto, sono state fatte varie ipotesi: alcuni parlano, ad esempio, di Iacomo Petrelli come il fantino vittorioso. Secondo altre fonti nella Chiocciola vinse Bastiancino, e per altri ancora Bastianone.

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di Maura Martellucci e Roberto Cresti