Santa Maria della Scala, Daniele Pitteri è direttore

Giornalista, saggista, esperto e docente di comunicazione e marketing all’Università La Sapienza e alla sede aretina dell’Università di Siena. Il profilo è quello di Daniele Pitteri, nuovo direttore del Santa Maria della Scala, nominato pochi minuti fa. Classe 1960, Pitteri  subentra ad Antonio Calbi che si è ritirato dall’incarico (ufficialmente per motivi personali, nonostante la lettura sia diversa).

Oltre ad occuparsi del Santa Maria della Scala, Pitteri dovrà impostare la programmazione culturale del Museo Civico e del Museo dell’Acqua. E per uno che dagli anni Ottanta ha collaborato fra gli altri con la Biennale di Venezia, il Premio David di Donatello, gli Incontri Internazionali del cinema, l’Istituto Francese di Napoli, il Museo Palazzo Riso di Palermo, la Triennale di Milano, il Comune di Milano, il Comune di Torino, la Regione Toscana, la Fondazione Monte Paschi, la Fondazione Cariplo, la Fondazione Perugiassisi 2019, con il Forum Universale delle Culture come commissario, c’è da aspettarsi grandi risultati. E’ esperto di comunicazione e marketing nei beni e nelle attività culturali, nell’industria e nel turismo.

Daniele Pitteri è stato componente della Commissione Ministeriale per la valorizzazione del Patrimonio culturale (2007-08). È stato Consigliere incaricato al Centro Studi dell’Unione Industriali di Napoli (1999-2004) e componente della Commissione Impresa/cultura di Confindustria (1999-2003). Inoltre è giornalista pubblicista, collaboratore di numerose testate, opinionista de La Repubblica ed autore di saggi e di numerose pubblicazioni.

“Dopo il ritiro di Calbi ci siamo mossi nel solco della procedura ad evidenza pubblica- ha sottolineato il sindaco Bruno Valentini- e ho fatto la mia scelta per l’incarico fiduciario nell’ambito delle professionalità che erano state selezionate dalla commissione giudicatrice. Pitteri è un grande professionista, che ad esempio in una realtà complessa come Napoli ha dimostrato di saper recuperare un progetto come quello del Forum Universale delle Culture che rischiava di non concludersi. A lui vanno i miei complimenti e il mio in bocca al lupo. Sono convinto che sarà all’altezza del compito che lo aspetta, per fare del Santa Maria della Scala un polo culturale e museale di respiro internazionale”.