“Salviamo le favole”, ecco la commedia delle donne di contrada

Amicizia, colori e musica per un viaggio attraverso il mondo delle favole. Tutto pronto per la prima di “Salviamo le favole”, la nuova opera teatrale che il coordinamento delle donne di contrada porterà sul palco del teatro dei Rozzi a partire da venerdì 28 febbraio, alle 21.15.

Tre serate all’insegna del divertimento, con il consueto fine benefico: il ricavato delle tre serate, infatti, verrà devoluto in parti uguali ad Ail Siena (associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma), Asp città di Siena (azienda pubblica di servizi alla persona) e Auser (comprensorio di Siena volontariato e promozione sociale).

“Le tre sere sono già sold out – racconta Tiziana Marchetti – Venerdì e sabato lo spettacolo andrà in scena alle 21.15, mentre domenica alle 17.30. Abbiamo scelto anche un orario pomeridiano per dare modo a tutti di venire a vedere la commedia”.

Un appuntamento caro ai senesi, affezionati alla travolgente simpatia delle donne di contrada che mettono il loro impegno in questo progetto. “Ogni favola ha sempre una morale e noi, in questa commedia, cerchiamo di salvare certi valori. Nella vita di tutti i giorni, siamo abituati a tante lamentele, ma se riusciamo a cambiare prospettiva, possiamo accorgerci dei lati positivi, quelli che noi vogliamo valorizzare”.

Il testo della commedia è stato scritto da Letizia Gettatelli, per la regia di Nicoletta Ligabue, Francesco Flamini e Marco Bonucci. A far ballare le donne delle contrade con le sue coreografie è stata Martina Lorenzetti, mentre Francesco Giannini si è occupato delle basi musicali. La retro-proiezione e la coloratissima locandina, sono tate affidate alle competenze di Guido Bellini.

Le scenografie che vedremo sul palco dei Rozzi hanno visto la collaborazione dell’associazione Il Grappolo. “Più favole e più personaggi che si incontrano, sarà un bel mix – prosegue Marchetti – Come al solito, si canta, si recita e si balla. Una menzione speciale a Martina Lorenzetti che è riuscita a far ballare tutte, anche quelle ‘meno elastiche’! La preparazione è stata lunga, avevamo l’idea di andare in scena a fine 2019 ma poi, per problemi tecnici, non c’è l’abbiamo fatta e siamo andate a febbraio 2020. Comunque, è da fine 2018 che proviamo, saltando il periodo estivo per ovvi motivi”.

Da sempre, il coordinamento delle donne di contrada mette insieme generazioni diverse che si ritrovano a collaborare: “All’inizio c’è un po’ di timidezza, ma poi riusciamo sempre a fare gruppo e a creare un bellissimo clima. La forbice generazionale è ampia, andiamo da giovanissime di 20 anni, fino a donne che hanno intorno ai 65 anni. Un bel momento di aggregazione ed ancora più bello è il messaggio che da sempre portiamo sul palco, sempre fiere di appartenere ognuna alla propria contrada, ma assolutamente senza rivalità. Anzi, la complicità maggiore, a volte, nasce proprio tra quelle donne che sono di contrade avversarie. In un momento storico dove si sente spesso parlare di odio e violenza, questa forse è la cosa più importante, senza dimenticarci della beneficenza e del ricavato che verrà totalmente devoluto alle tre associazioni”.

L’unica incognita, riguarda le disposizioni che, eventualmente, potrebbero essere date dalle istituzioni per prevenire il contagio da coronavirus. “Noi siamo pronte, da giovedì saremo in teatro per la prova generale e per il montaggio della scenografia. Ovviamente aspettiamo le decisioni delle istituzioni e le direttive da dover adottare. Se i i teatri dovessero chiudere, è logico che la commedia avrà uno slittamento. Nel caso, ne parleremo con il Comune di Siena e vedremo come muoverci”.

Arianna Falchi