Pioggia di contributi in Valdorcia dalla Regione per turismo sostenibile e recupero patrimonio

C’è chi punta al turismo sostenibile o alla valorizzazione dell’ambiente o dei beni culturali del posto. C’è chi pensa all’agricoltura, alla pesca o alla promozione di altre eccellenze enogastronomiche. Tutti investiranno comunque gli utili in servizi ai residenti o per la manutenzione di sentieri, strade, arredi urbani ed altri beni comuni. Un modo, concreto, anche per combattere lo spopolamento dei borghi più isolati. Ecco i venticinque progetti di altrettante cooperative di comunità, costituite o da costituire, ammesse a contributo e che la Regione intende finanziare con un milione e quattrocentomila euro. Coinvolgono otto province su dieci e 23 comuni: dalla Lunigiana alla Garfagnana, dall’Appennino pistoiese al Casentino, dal Monte Amiata a zone marginali del pisano e del grossetano, fino all’isola del Giglio. On line sul sito della Regione è disponibile anche una mappa georeferenziata.

Nel territorio senese ecco come saranno distribuiti i contributi, che verranno utilizzati soprattutto per creare un turismo sostenibile.

Castiglione d’Orcia – Da un lato il recupero dell’edificato con un’idea di albergo diffuso a vantaggio dello sviluppo turistico, dall’altro la riapertura di uno spazio culturale per creare un luogo di incontro nel centro storico, la manutenzione delle aree a verde e servizi a casa per le persone anziane. Il progetto interessa la frazione di Campiglia d’Orcia e sarà portata avanti da una cooperativa da costituire coordinata da un gruppo di giovani impegnati nel volontariato.

Castiglione d’Orcia – Nello stesso comune un altro progetto riguarda il recupero, tutela e gestione del parco delle Sorgenti di Vivo d’Orcia, il ‘paese dell’acqua’. Si pensa di usare il vecchio immobile delle scuole del borgo, attualmente inutilizzato, per realizzare in futuro un ostello. La cooperativa, da costituire, ha come soci fondatori e promotori un gruppo di cinque famiglie residenti.

Pienza – Il turismo in bicicletta ha grandi potenzialità e l’ultima moda sono le bici elettriche, capace di venire in soccorso sui sali e scendi a chi non ha le gambe troppo allenate. L’idea non è però solo quella di noleggiare le bici elettriche ma anche di realizzare una ciclofficina dove offrire lavoro a persone con invalidità civile: a Monticchiello, in un edificio pubblico da recuperare che occupava un tempo un ex ambulatorio medico. Nell’officina, dotata di tecnologie avanzate, potranno essere sperimentati anche modelli di bicicletta destinati alla disabilità. La cooperativa pronta a seguire il progetto già esiste ed è quella del Teatro Povero di Monticchiello.

San Casciano dei Bagni – Si punta alla costituzione di una cooperativa, prevalentemente femminile, capace di proporre una modello di economia circolare basato sulla filiera della lana: dalla produzione alla vendita. Il Comune potrebbe mettere a disposizione l’edificio, appena ristrutturato, che ospitava la ex scuola.

Trequanda – Nel borgo di Petroio, trecento residenti ed un solo nato quest’anno, l’obiettivo è creare e gestire un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale, residenti e imprese insieme, evitare la chiusura del bar e spaccio alimentare della frazione, riaprire l’albergo ristorante Palazzo Brandano. Ma c’è anche di più: per favorire la nascita di nuove professioni sarà realizzato uno spazio coworking con wifi all’interno del bar, sarà realizzato e gestito un infopoint turistico (con tanto di sito web che racconti il territorio), saranno organizzati – cercando finanziamenti nazionali ed europei – spazi e servizi per le prima necessità, la salute, l’aiuto agli anziani o il mercato di prodotti agricoli. Si punta sulla sostenibilità ambientale e anche a gestire il locale Museo della terracotta. All’idea di dar vita ad una cooperativa hanno già aderito 149 persone ed otto imprese e associazioni locali, di fatto metà paese.