Paolo Goretti premiato a Roma per il suo romanzo

Il professor Paolo Goretti ha vinto il concorso letterario “FEDERSPeV 2017” per i medici scrittori con il suo “Camminando sotto l’uragano”

Ieri a Roma il professor Paolo Goretti ha vinto il primo premio del concorso letterario nazionale “FEDERSPeV 2017” per i medici scrittori. Il suo “Camminando sotto l’uragano – una storia di amore e libertà”, edito da Betti Editrice, si è imposto nella categoria “Narrativa”.

Di seguito riportiamo le motivazioni  per il primo premio: «“Camminiamo sotto l’uragano, ma al di là sta il sole che brilla eternamente. Possono, per qualche istante oscurarlo, velarlo allo sguardo, ma cancellarlo mai.» Giuseppe Mazzini. Sullo sfondo di questa riflessione di Giuseppe Mazzini, si snoda La storia di Duccio, ragazzo senese pieno di sogni, malgrado i tempi difficili dell’infanzia e dell’adolescenza turbate dagli eventi bellici contingenti. Nel bacino del disagio esistenziale egli, però, riesce miracolosamente a respirare l’aria di umanità, di solidarietà, di crescita elettiva, grazie alle persone che gli sono vicine e ne apprezzano le qualità originali della sua personalità in fieri, ma già in embrione strutturata.

Una carrellata di situazioni avventuristiche, descritte con umiltà, arricchiscono l’esistenza del protagonista. Egli è infatti chiamato, volta per volta, a svolgere ruoli diversi, che da uomo “speciale”, lo fanno diventare un uomo “qualunque”, nelle vesti di ragazzo, soldato, commilitone attento, partigiano. Ed ancora figlio devoto, fratello premuroso, amante appassionato.

La presenza dei personaggi femminili, ritratti nella loro tipicità, offrono all’autore la possibilità di scavare nel profondo delle pieghe più nascoste del suo “essere” e dell’essere l’altro, senza difficoltà alcuna ogni qualvolta si trovi “fasciato” dalle reti di sentimenti fugaci. L’amore è quello che “ti vive dentro” conclude alla fine della sua “ricerca”; quello che non sai di avere intessuto nelle tue fibre nervose e che invece, all’improvviso emerge, esplode e riesce a cambiare la vita di chi continua a credere!

Il meccanismo degli intrecci, infine, ha la facilità di introdurre il lettore in tutti i risvolti pratici ed umani del sistema sociale, produttivo di risorse, dando ragione di un fascino speciale, malinconico, eppure dotato di una natura eclettica convincente… Si ha la sensazione di partecipare ad un “gioco” di “cose” sulle quali arrampicarsi e di persone con le quali interagire!

Il libro si legge bene. Il taglio leggero, la chiarezza, il potere espressivo ed agile delle descrizioni, possono, senza possibilità di incertezza, collocarlo in un posto di prestigio nel panorama della narrativa italiana».