Un invito da valutare attentamente

Si è tanto dibattuto in questa settimana riguardo al presunto invito della regina del Regno Unito Elisabetta II per la partecipazione di una delegazione senese ai festeggiamenti per i suoi 90 anni. Quella che inizialmente sembrava una richiesta diretta della sovrana di Oltremanica sembra in realtà una proposta fatta da un intermediario. Comunque sia il confronto tra i favorevoli e i contrari continua. Abbiamo ricevuto la lettera del giovane Matthias Buccianti, che si schiera decisamente dalla parte della “trasferta” in Gran Bretagna.

“Cari concittadine e concittadini,

mi piacerebbe rendervi partecipi dell’orgoglio che provo per la mia città, dopo il clamore suscitato dalla recente notizia dell’invito ai festeggiamenti per il compleanno della Regina Elisabetta II, notizia apparsa sulle testate locali forse anche troppo tardivamente rispetto all’avviso di notifica all’ufficio del sindaco, datato 6 ottobre 2015. Perciò mi scuso con tutti voi, se questa mia lettera non sarà tanto profonda ed incisiva quanto io vorrei, affinché il mio felice sentimento sia voi trasmesso. E scusatemi anche se non mi dilungherò affatto a decantare gli innumerevoli, forse infiniti, motivi per i quali, essendo io nato e cresciuto in questa meravigliosa città, mi senta così balzanamente orgoglioso di essa.

Certo però questa notizia, non può che elevare fin quasi alla soglia più prossima dell’estasi questo mio sviscerale amore e vi confesserò tutti i miei perché. Se S.M. ha espresso la propria preferenza nei nostri confronti, io credo che vuol significare che in tutta l’Italia nostra intera, non esista manifestazione che possa in qualche modo eguagliare la nostra amata festa, volete sia per la devozione che riserviamo ai cavalli, volete sia per la devozione che riserviamo alla Vergine, volete sia per la vivida esaltazione che si prova e si dimostra dopo la vittoria, volete pure sia per l’indubbia professionalità organizzativa. Già solo per questo, da contradaiolo ancor prima che da senese, mi sono sentito profondamente onorato per la Sua riconoscenza di questi meriti.

Ma, oltre a questa gioia che io sento per esserci stato riconosciuto appunto tale merito, io credo umilmente che il gesto di S.M. abbia anche un significato più profondo, rispetto alle apparenze delle etichette e dei cerimoniali. Tutti noi siamo a conoscenza dell’enorme passione che la Regina nutre per il mondo equestre, tanto che non si priva, solo per la veneranda età, di una galoppata nella brughiera inglese. Tutti noi siamo a conoscenza della parsimoniosa cura che riserba alle proprie eccellenti scuderie e delle numerose manifestazioni equestri che puntualmente sono organizzate nel Suo Regno. E tutti noi non possiamo del resto dimenticare lo schiaffo che l’amministrazione comunale ci ha generosamente offerto, concedendo all’ennesimo gruppetto di esaltati poco informati, di violare la tranquillità dello svolgimento della nostra secolare celebrazione. Personalmente, adesso sorrido immaginandomeli a sbecerare di fronte alla Regina del Regno Unito, che invece, avendoci reso l’omaggio di un invito, implicitamente ci appoggia e ci sostiene!

Ma al di là di questa caduta di stile delle nostre istituzioni, che alla fine lascia il tempo che trova, in questo tempo così difficile per la nostra amata città, io che sono giovane e che forse ancora mi abbandono ad ingenue e benevole fantasie, vorrei almeno poter sognare, perché in fin dei conti, se è vero che il Palio e le Contrade non sono una semplice rievocazione storica, ma allegoria della vita stessa in tutte le sue declinazioni, allora esso è in grado di farmi sognare anche per tutto il tempo monotono e regolare dell’anno, ovvero in tutta quella infinità di secondi di attesa che mi separano dal canone temporale delle celebrazioni. Ed io sogno allora l’emozione di vedere la mia Contrada, assieme alle altre consorelle, gareggiare in eleganza e maestria al cospetto della Regina, io sogno di essere tra quei fortunati che partiranno a rendere omaggio a S.M. e guadagnarsi l’onore per le proprie insegne, io sogno di poter fare tesoro di questa occasione e poterla rispolverare con gli amici di sempre e sogno di poter un giorno guardare mio figlio allenarsi al tamburo o alla bandiera e dirgli “Io ero là per la fierezza della mia Contrada” e fare sognare a sua volta mia figlia con tutte le emozioni che ho avuto la fortuna di vivere.

La decisione verrà presa il prossimo 16 novembre ed io spero con tutto il cuore che dalla città intera si innalzi un solo grido affermativo. Portiamo, miei care concittadine e concittadini, il nostro sentimento più nobile ed alto innanzi alla Regina, facciamola meravigliare come solo noi sappiamo fare, attraverso il rullo dei nostri tamburi e la magia delle nostre bandiere, raggiungendo le corde più profonde della Sua anima, in modo che non si possa esimere dal venire a vedere di persona il Palio di Siena, quello vero, quello vivo, se non con la Sua sorridente indulgenza”.

Matthias Buccianti