Palio, Selva e Torre formano le accoppiate da sogno. E c’è un debutto nell’aria

Va in scena il gioco più sottile e beffardo della sorte, che oggi ci ricorda quanto il Palio di agosto sia figlio di quello di luglio: ecco allora che dopo le vicende della Carriera di Provenzano, la Torre ritrova la fortuna portando nella stalla Violenta da Clodia e mettendo il giubbetto a Scompiglio. Stavolta sì, ufficialmente, è stata la prima monta a chiudersi. Capitan Capelli è riuscito nel’impresa che a luglio era invece svanita proprio perché Jonatan Bartoletti aveva scelto Violenta da Clodia, nella Chiocciola. Difficile, oggi, compiere una scelta diversa, in virtù anche della cavalla toccata in sorte al rione di San Marco – Una per Tutti – buona cavalla considerando l’unico Palio corso, lo Straordinario dell’ottobre 2018, ma forse non valutata come Violenta da Clodia. Tanto che il capitano della Chiocciola Alessandro Maggi ha optato per una monta sicura come Tremendo. Un’accoppiata, quella chiocciolina, che non è da sottovalutare.

Ed è stata la chiusura della Torre quella che ha dato il via al valzer di questo caldissimo pomeriggio del 13 agosto.

Subito dopo l’assegnazione, telefoni bollenti, è arrivata la voce di Brio nell’Istrice, su Oppio. Il potentissimo Oppio, cavallo che in passato più che nel galoppo è riuscito nel volo, sul tufo, è andato in sorte all’Istrice. Liberatorio l’urlo dalla Piazza: la gioia infinita della gente di Camollia ha attraversato la città rimbombando tra strade e palazzi. Ed ecco che si è prefigurata un’accoppiata di ferro, nonostante il cavallo non sia così gradito ai fantini. Ecco perché il pensiero è corso a Brio, uomo capace di andare oltre ogni aspettativa e con un coraggio che non gli è mai mancato. Invece, nonostante tutti pensassero ormai a questo, Andrea Mari è rimasto a ‘casa’ nel Bruco, a montare Schietta. La prima prova, intanto, toccherà ad Antonio Mula.

Nell’Istrice, su Oppio, è arrivato Tempesta che in quanto a coraggio non ha nulla da invidiare agli altri e che cerca la conferma dopo la vittoria di ottobre: ha una enorme occasione da sfruttare in una Contrada importante. Una monta davvero impegnativa.

Chi ha giocato in casa è anche il Drago, che con l’esordiente Tornada (cavalla di ‘famiglia’ vincente, è sorella di Istriceddu) ha deciso per Ares, due Palii corsi con il giubbetto di Camporegio e un’ottima prestazione a luglio.

A luglio il Drago aveva avuto in sorte il potente Remorex, che stavolta ha fatto esultare il popolo di Vallepiatta: nella Selva, l’arrivo del ‘Biondo’ ha sancito anche l’altra accoppiata da sogno, quella con Tittia.

Nell’Oca capitan Bernardini ha scelto Amsicora per l’esordiente Unidos, in modo da poter controllare meglio anche l’avversaria che è stata favorita dalla sorte, mentre nell’Onda torna, applauditissimo, Porto Alabe, autore dell’ultima vittoria di Malborghetto nel 2017, con Brigante. E proprio così ricomincia la storia, da dove era stata lasciata: si riforma l’accoppiata che aveva fatto gioire il popolo dell’Onda.

Nella Pantera si conferma, con Tabacco arrivato nella stalla, il rapporto tra la Contrada di Stalloreggi e Trecciolino. Altra accoppiata da non sottovalutare: capitan Frati ha intenzione di giocare all’attacco senza troppe strategie. Chissà che non sia l’occasione per il record di Gigi Bruschelli?

Nell’Aquila, la sorte ha portato l’esordiente Tottugoddu e la dirigenza sembrava avesse scelto la monta di Velluto. Il che rimane probabile però, intanto, la prima prova di questa sera sarà con il giovane Stefano Piras. E chissà che non sia proprio lui ad arrivare al Palio, debuttante di questa Carriera? A noi appare una decisione plausibile. E chissà che tra le sorprese che riserva il Palio, non ci sia quella di cambi di monta.

Katiuscia Vaselli