Palio di Siena – Omaggio al grande pittore trecentesco Duccio di Buoninsegna

Era il 9 giugno 1311 quando la Maestà, dipinta da Duccio di Buoninsegna, con una processione solenne fu portata e collocata sull’altare maggiore del Duomo. Siena, settecento anni dopo,  con il Palio che si correrà il 16 agosto, ricorda questo momento e il grande concittadino che la dipinse. La pala rappresenta, infatti, il capolavoro di Duccio, così come rappresenterà un capolavoro la vincita di una delle Contrade che prenderanno parte alla Festa senese.

Un impegno particolare, dunque, quello che ha visto il giovane artista senese, Francesco Carone, realizzare il drappellone per questa Carriera.

Nessun confronto, chiaramente, tra stili e mani, separati da secoli di storia, ma, sicuramente, un punto di contatto: il desiderio e la volontà di innovare e sperimentare con percorsi creativi.

Il suo è un Palio che deve essere guardato e non solo visto.

Contradaiolo del Leocorno e artista molto apprezzato, a soli 36 anni è già conosciuto a livello nazionale. Una promessa nel panorama dell’arte contemporanea, lui che non si definisce né pittore, né scultore, ma che riesce a creare emozioni giocando con la creatività. Sì perché le sue opere dopo aver “dato il la” ascoltano, in una melodia di risposte, le percezioni, le immaginazioni e i ricordi che riescono a scatenare in coloro che le guardano. Questo è quello che accade a chi si trova davanti a questo Palio non dipinto, dove domina, incontrastato, il colore naturale della seta. Un bianco avorio che ben si adatta a molteplici interpretazioni. Fede, purezza, sacralità. Sul drappo Carone ha riproposto, attraverso l’abile ricamo di Letizia Frosini,  la Madonna di Duccio. L’aureola è stata appositamente tessuta con ordito di seta e trama in crine di cavallo, dalla Fondazione Lisio per l’Arte della Seta di Firenze e, successivamente, impreziosita con perle. 

Sul collo della Vergine una collana di barberi, dipinti, ciascuno, da alcuni contradaioli scelti dai Priori delle 17 Consorelle; al dito della mano un anello in argento, con incastonata una balzana – il simbolo della città di Siena – realizzata in ebano e osso.