Management del patrimonio culturale: via al master. Luigi Abete (ad Opera-Civita): “Crediamo negli investimenti a Siena”

A distanza di 840 anni dall’inaugurazione del Duomo di Siena è stato presentato oggi, al Santa Maria della Scala, il Master di II livello in Management del Patrimonio Culturale (MAPAC) organizzato dal Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici e dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena sotto la direzione del professor Angelo Barba. Sostenuto dal Comune di Siena e da Opera-Civita che si occupa dell’attività gestionale relativa al patrimonio artistico del Duomo, il corso di specializzazione si pone come scopo la formazione di operatori del settore culturale competenti negli aspetti giuridici correlati alla gestione del patrimonio culturale. “Il Master rappresenta un promettente esempio di interazione interdisciplinare tra diverse competenze presenti nell’Ateneo e la loro applicazione a temi rilevanti per l’economia cittadina – spiega il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati – per formare professionisti in grado di coniugare conoscenze storico-scientifiche a competenze giuridiche, economiche e manageriali”.
L’approccio interdisciplinare permette di imparare a gestire progetti culturali che spazino dal contesto locale a quello internazionale ma è proprio sulla collaborazione tra i vari enti che tutelano i beni che il Master pone particolare attenzione: “”E’ giusto andare avanti con la formazione – dice Luigi Abete, amministratore delegato di Opera – Civita; dopo aver fortemente creduto nel territorio senese con investimenti che continuano a garantire la valorizzazione e promozione delle maggiori attrazioni di interesse storico – artistico della Città e della sua provincia, rientra assolutamente nelle nostre priorità quella di affiancare e sostenere un master universitario che guarda al futuro, che si propone di formare nuove figure professionali per la gestione del nostro patrimonio culturale. Il master – continua Abete – si inserisce coerentemente all’interno delle azioni messe in atto in questi anni da Opera – Civita e dopo essersi sviluppato a Siena, storica città universitaria ricca di tesori artistici, ha l’obiettivo di ampliare l’orizzonte sempre di più ad un pubblico internazionale”. Il Sindaco di Siena Luigi De mossi sottolinea che “Il comune ha creduto molto nelle potenzialità del Master, è la risposta alla necessità di diversificare l’offerta formativa e tradurla in un’offerta occupazionale essenziale per la città”. Il corso è rivolto a chi è già in possesso di una laurea magistrale e a tutti coloro che già operano nel settore culturale e si presenta come un’occasione per costruire abilità adeguate a confrontarsi con il mercato del lavoro odierno. Una nuova opportunità non solo per gli studenti ma anche per la città stessa facendo in modo di beneficiare del turismo non più in modo passivo piuttosto in modo intraprendente rendendo la formazione un elemento attrattivo per il territorio.

Il Master è rivolto a professionisti nell’ambito del settore culturale e/o dipendenti di istituzioni culturali, a neo-laureati che intendono specializzarsi nella gestione aziendale e giuridica di progetti culturali complessi ed accoglie chi è in possesso di una laurea specialistica e/o magistrale nelle aree economica, giuridica, archeologica o storico-artistica. L’obiettivo è quello di formare operatori del settore culturale particolarmente competenti negli aspetti aziendali e giuridici correlati alla gestione del patrimonio culturale. Le figure professionali di riferimento sono rappresentate dal personale delle istituzioni culturali, dai ruoli amministrativi e manageriali per la gestione e valorizzazione dei beni culturali, dai giuristi e dagli operatori del mercato dell’arte, dai consulenti per il settore della cultura. Il Master fornirà, quindi, ai partecipanti elevate competenze tecnico-scientifiche necessarie per gestire professionalmente progetti culturali che spazino dal contesto locale a quello internazionale grazie ad un approccio interdisciplinare che coinvolge tre macro-aree formative di riferimento: aziendale, giuridica, archeologica e storico-artistica.

L’assessore al Turismo Alberto Tirelli ha fatto notare che nel settore turistico ‘emergono e si affermano innovativi modelli di business e nuovi approcci alla governance e al management delle imprese e delle destinazioni che evidenziano il ciclo virtuoso che lega domanda e offerta di innovazione allo sviluppo sostenibile dei territori. E’ questa l’essenza della necessità di vedere in percorsi formativi come il master Mapac un’opportunità per fornire agli operatori, ed aspiranti, le competenze necessarie per operare al meglio nel settore turistico e culturale. L’obiettivo è sviluppare conoscenze che ci possano aiutare a progettare prodotti di successo, acquisire competenze specifiche sugli strumenti digitali (marketing, e-commerce, brand reputation) per aumentare la competitività. Sviluppare, infine, un nuovo business attraverso il potenziamento di un’offerta, anche verso i mercati emergenti, e approfondire aspetti di gestione giuridica, economica e finanziaria”.

Le figure professionali di riferimento, sono rappresentate dal personale delle istituzioni culturali, dai ruoli amministrativi e manageriali per la gestione e valorizzazione dei beni culturali, dai giuristi e dagli operatori del mercato dell’arte, oltre che dai consulenti per il settore della cultura.

Il professor Angelo Barba, sostiene che: “Il Master di secondo livello MAPAC offre una preziosa occasione di elevata formazione professionalizzante per coloro che intendono operare, e per quanti già operano, all’interno dei settori di attività funzionali alla gestione, alla conservazione ed all’innovazione del patrimonio culturale. I contenuti formativi sono stati costruiti nel segno della meditata interdisciplinarietà sia per accogliere la complessità della realtà artistico-culturale, sia per assicurare ai partecipanti la possibilità di costruire competenze ed abilità adeguate al mercato del lavoro nazionale ed europeo’.

Le lezioni del Master si svolgeranno presso il Complesso didattico di San Francesco e le sedi degli enti convenzionati e prenderanno avvio nel marzo 2020, per un totale di 12 mesi, di cui 9 mesi d’aula e 3 mesi di stage. Le ore in aula si articoleranno in 12 ore di lezione frontali a settimana, tendenzialmente distribuite in tre fine settimana al mese, cui si aggiungono due settimane full-time (30 ore di lezione a settimana), una all’inizio ed una alla fine del corso.

Le ore di didattica sono impartite da docenti universitari, nonché da esperti provenienti da qualificate istituzioni culturali che possono proporre ai partecipanti l’analisi ragionata di casi-studio tratti dalla realtà operativa.

Sono disponibili un numero massimo di 20 posti, di cui 5 riservati a soggetti designati dagli enti convenzionati e comunque rispondenti ai criteri di selezione del bando di partecipazione al presente Master.

La quota di partecipazione ordinaria è pari ad euro 5.000, mentre esiste anche una quota ridotta di euro 3.000 riservata a 5 partecipanti identificati dagli enti convenzionati.

Sarà possibile iscriversi al Master dal prossimo 20 novembre fino al 28 febbraio 2020.

Clelia Venturi