Laura Stasi, “Sofia”

Sofia, Laura Stasi

Laura Stasi, “Sofia”, 2013.

“Ma l’allegria? Dov’è finita l’allegria? Ormai la risata della Susy non la ricordo nemmeno più. Penso solo a prendermi cura di lei e a guadagnarmi il pane. Due persone malate dipendono completamente da me, ma queste due persone sono mia madre e mia figlia e quindi non posso quasi nemmeno definirle “persone” ma piuttosto miei prolungamenti, dove iniziano loro finisco io, non so, non distinguo più, è come se noi tre fossimo un tutt’uno e io dovessi ingegnarmi per proteggerlo”.

(Marcela Serrano, “Dieci donne”, Milano, Feltrinelli, 2011, p. 90)

a cura di Francesco Ricci