L’Anima di Volterra apre il percorso nuovo della Toscana, passando da Siena

Nasce ‘L’Anima di Volterra’, un progetto di valorizzazione di quella parte di città che rappresenta maggiormente il cuore, ma anche l’anima della comunità volterrana. Ma è qualcosa di più: è la “progettazione culturale e museale con una visione che supera le dimensioni conosciute e che cerca di leggere e raccontare la storia attraverso  le impronte, i segni, per offrirli al pubblico e avere un respiro di marketing culturale e di turismo religioso” ha detto nell’intervento di presentazione Stefano Di Bello, responsabile Opera Laboratori, organizzatore dell’intero percorso e della mostra. “Rendere visibile l’invisibile, partendo dalle parole di Santa Caterina da Siena che parlava in una sua lettera proprio dell’anima di Volterra e, riprendendo anche il capitolo 31 delle Regole di San Benedetto, fare in modo che sia inscindibile lo spirituale dal materiale. Con questo mi riferisco all’essenza toscana che si schiude su un nuovo concetto di turismo religioso, di servizi alla persona, di accoglienza, di proposte, una piazza come quella di Volterra – Piazza San Giovanni – che diventi lo spazio più significativo della città, officina delle anime, capace di mettere ali all’uomo. In questo ambizioso progetto che rientra nel più ampio contesto per il quale dsiamo stati chiamati a collaborare con Opera Romana Pellegrinaggi, noi siamo pronti a volare”.

 

Entusiasta il Governatore della Toscana Eugenio Giani, presente questa mattina: “Un progetto fondato sui presupposti migliori,  proprio ieri parlavo con l’ambasciatore americano e dagli Stati uniti non vedono l’ora che si riapra completamente la Toscana per poter partire. Gli americani ci amano”.

 

A Volterra, il cuore del progetto sarà Piazza San Giovanni che si presenta, infatti, come lo spazio sacro più significativo della città e della Diocesi di Volterra, in cui si affacciano il Duomo, il Campanile, la Casa dell’Opera, l’Oratorio della Misericordia, l’antico Ospedale e il Battistero e che dà il nome a questa significativa area del tessuto urbano al centro della giurisdizione vescovile volterrana, la quale, secondo la tradizione, risalirebbe addirittura all’epoca apostolica, sicuramente attestata agli ultimi decenni del V secolo. La chiesa episcopale cittadina, ubicata nel luogo dove ora sorge la Cattedrale, è testimoniata con la sua titolatura a Santa Maria sin dall’epoca di Carlo Magno. Ma il cuore è anche l’anima di una città, nel suo duplice aspetto della religiosità e dei più alti valori civici e sociali (come ricorda Santa Caterina in una sua lettera, l’uomo che si rinnova nello spirito “possiede la città dell’anima sua…”) ed è per questo che il progetto ‘L’Anima di Volterra’ prevede la creazione di un percorso di visita unitario fra i vari siti di Piazza San Giovanni: Cattedrale di Santa Maria Assunta, Battistero, Antico Ospedale Centro Espositivo di Santa Maria Maddalena.

Il percorso estetico e spirituale si diparte dunque dal Duomo, il monumento più significativo e caratterizzante della comunità, con i suoi numerosi capolavori databili già a partire dai primi secoli del Medioevo. Fra le opere più antiche si annovera l’imponente gruppo scultoreo della Deposizione, detta nei documenti opus Crucifixi, risalente al 1228 e attribuibile a una maestranza attiva a Pisa nei primi decenni del Duecento. 

Tuttavia il sacro tempio si connette e si intreccia, e non soltanto per l’ubicazione, ma per i rituali collettivi e i più alti valori dello spirito cristiano, agli altri edifici presenti in questa area urbana.

Roberto Pepi (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra), Alessandro Furiesi (Segretario Vescovile), Stefano Di bello (Opera Laboratori)

 

Prima di tutto il Battistero ove si conserva il vecchio Fonte battesimale, capolavoro di Andrea Sansovino del 1502; quindi l’Ospedale, un altro importante edificio di fondazione religiosa, chiamato Ospedale di Santa Maria, ma definito anche come Maggiore, attualmente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e divenuto Centro Studi Espositivo, in cui si conservano varie collezioni di arte antica e contemporanea che diversi artisti volterrani e italiani hanno deciso di devolvere negli anni all’Ente.

Il progetto prevede la possibilità di gestire le prenotazioni delle visite autonome e visite guidate, per singoli e gruppi, ai siti della Piazza di San Giovanni tenendo conto degli orari di apertura (consultabili sul sito web) e delle funzioni religiose celebrate in Cattedrale. Sul nuovo portale sarà possibile anche acquistare direttamente on line il ticket di ingresso.

Un apposito ufficio informazioni e prenotazioni, con un numero telefonico ed una mail dedicati, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 17,00. Oltre a ricevere ogni tipo di informazione sulle modalità di accesso per le visite, si potranno prenotare tour guidati all’interno del percorso che si snoda tra arte e fede.

 

Oggi la Fondazione Cassa di Risparmio e la Parrocchia della Basilica Cattedrale aprono al pubblico la prima di una serie di mostre temporanee con il chiaro obiettivo di valorizzare il Centro Studi-Espositivo: “Nove secoli di arte e di fede nella Cattedrale di Volterra”, per celebrare i 900 anni dalla dedicazione della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, avvenuta il 20 maggio 1120. 

È questa la prima proposta di un programma che si articolerà negli anni su tematiche legate alla città di Volterra e ai suoi più alti valori della tradizione spirituale e materiale.


 

La mostra, con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Volterra, è stata curata da Umberto Bavoni (già direttore del Museo Diocesano di Arte Sacra), dal Alessandro Furiesi (responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Volterra) e da Amedeo Mercurio (funzionario della Soprintendenza di Pisa), in collaborazione con Massimo Carlesi e  Lilia Silvi (componenti della Commissione Centro Espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra) e con l’organizzazione di Opera Laboratori.

K.V.