La violloncellista Giulia Attili, una promessa del presente

L’allieva chigiana Giulia Attili, promettente violoncellista a livello internazionale, si esibirà stasera nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini

Oggi alle 21,15, in seno al Chigiana International Festival, il Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini accoglie il recital della brillante violoncellista Giulia Attili, tutt’oggi allieva dell’Accademia Chigiana nella classe di Antonio Meneses. La Attili è già alle prese con l’avvio di una carriera internazionale serie e coerente, che l’Accademia Chigiana contribuisce a sostenere attraverso il programma Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Accademia Chigiana. Il programma consente ai giovani musicisti italiani di talento, allievi della Chigiana, di debuttare in prestigiose venue concertistiche internazionali, avvalendosi dell’appoggio di una rete costituita dai maggiori Istituti di Cultura Italiana presenti nel mondo, da New York a Bruxelles, da Parigi al Quatar, da Berlino al Kuwait, al Kazakhstan e alla Cina.

La Attili, accompagnata al pianoforte da Monica Cattarossi, affronta un repertorio di difficoltà trascendentale, prendendo le mosse dalla Sonata in re minore per violoncello e pianoforte op. 40 (1935) di Dmitri Šostakovič, composizione che dimostra quanto l’autore si tenesse al corrente delle ricerche dell’avanguardia occidentale. Le caratteristiche linguistiche del brano, depurate di ogni traccia ‘critica’ o ‘decadente’, sono ciononostante elevate a linguaggio personale ed originale. Di struttura classica, la Sonata si evolve secondo un criterio di ‘narrazione’, con episodi contrastanti, con rapidi mutamenti d’atmosfera, che fanno dimenticare l’originaria struttura sonatistica.

Il programma prosegue con il Pezzo capriccioso op. 62, tra le pagine brillanti e assieme meditative, dedicate da Čaikovskij al violoncello, riflesso della doppia anima del tipico artista romantico, combattuto, come ancora si usa dire, «tra tormento ed estasi». Da qui titoli come serenata, notturno, pezzo capriccioso, variazioni, assurti al rango di classici della letteratura ottocentesca.

Waldesruhe (La calma del bosco) è la quinta parte del ciclo per pianoforte a quattro mani Dalla foresta Boema (Ze Šumavy) composta da Dvořák nel 1883. La stesura originale avvenne nel 1883 su richiesta di Fritz Simrock. Famoso per i suoi arrangiamenti di opere popolari per altri strumenti, nel dicembre del 1891 Dvořák arrangiò il quinto pezzo per violoncello e pianoforte, in occasione di un tour di addio che preparò prima di salpare per il Nuovo Mondo, ne1892.

Nonostante le grandi difficoltà incontrate in vita, gran parte delle composizioni cameristiche di Fauré hanno raggiunto stabile fama. L’Elegia op. 24 è addirittura una delle sue pagine più popolari, una nelle quali meglio si manifesta il «particolarismo francese» dell’autore (Roman Vlad).

Il concerto termina sulle note del tema con variazioni Une larmeuna pagina contenuta in quella straordinaria silloge dell’ultimo Rossini che è la serie dei Péchés de Vieillesse (Peccati di vecchiaia). Il titolo del brano, in francese “Una lacrima”, sembra comunicare il senso di tristezza legato al tema e ad alcune variazioni.

Intitolato quest’anno Sounding Times, il Chigiana International Festival & Summer Academy 2018 i porta in scena a Siena e nei luoghi più suggestivi delle Terre senesi, dal 6 luglio al 31 agosto 201862 concerti ed eventi musicali realizzati in esclusivacon una particolare attenzione al rapporto tra suono e tempo in musica. Il festival include nella propria programmazione l’84° edizione della prestigiosa Accademia estiva di alto perfezionamento musicale chigiana. Le masterclass a porte aperte, formazioni inedite con i grandi solisti, l’ORT – Orchestra della Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Quartetto Prometeo, il Chigiana Percussion Ensemble, il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini”, l’Orchestra dei Conservatori della Toscana e un sound design lab per il live electronics affiancano i giovani talenti provenienti da tutto il mondo fanno della Chigiana oggi un’istituzione modello in cui formazione, produzione e grande spettacolo diventano una cosa unica.

Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2018 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato. Un ringraziamento speciale va al Rotary Club Siena Est e al Rotary Club Siena, oltre che al Distretto Rotary 2071. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, la Pro Loco di Casole d’Elsa, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione “Amolamiaterra”, l’Associazione Le Dimore del Quartetto.

Media partner del Chigiana International Festival 2018 sono Radio 3 Rai, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, Radio Siena TV e Siena News.

BIOGRAFIE

Giulia Attili è nata a Roma nel dicembre 2000 e allʼetà di sette anni inizia lo studio del violoncello sotto la guida di Giorgio Schultis. Ha allʼattivo esecuzioni in sale da concerto e teatri in Italia e allʼestero. È vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, tra questi: primo premio al TIM (Torneo Internazionale di Musica) a Parigi nel 2012, diventando ad 11 anni la più giovane vincitrice nella storia del concorso; a 14 anni, primo premio al David Popper International Cello Competition in Ungheria. Ha al suo attivo collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale. Ha frequentato masterclass con molti maestri, tra cui Antonio Meneses, con cui studia in Svizzera, all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e all’Accademia Chigiana, presso cui ottiene 4 diplomi di merito e borse di studio. Collabora con l’Associazione Musica con le Ali. Ha avuto lʼonore di suonare il celebre violoncello Stradivari “Chigiano” del 1682.

Monica Cattarossi, dopo gli studi presso il Conservatorio di Venezia e la laurea in musicologia presso l’Università di Cremona, si è dedicata con particolare passione alla musica da camera. È partner del violoncellista Enrico Dindo e affianca all’attività concertistica quella didattica, come pianista accompagnatore presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano, l’Accademia Stauffer di Cremona, il Mozarteum di Salisburgo e come docente di musica da camera presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo.
Oltre a suonare come solista con varie orchestre in Europa, è regolarmente invitata in prestigiosi festival e presso molte associazioni concertistiche e ha suonato presso la Carnegie Hall di New York, Kuhmo e Arts Center Hall di Seul, Hercules Saal di Monaco, Kitara Hall di Sapporo, Salle Cortot a Parigi, Teatro Itaim a San Paolo. Dal 2017 è pianista collaboratrice del corso di violoncello tenuto da Antonio Meneses presso l’Accademia Chigiana di Siena.

PROGRAMMA

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (San Pietroburgo 1906 – Mosca 1975)

Sonata in re min. op. 40
Allegro non troppo
Allegro
Largo
Allegro

Pëtr Il’ič Čajkovskij (Votkinsk, Russia 1840 – San Pietroburgo 1893)

Pezzo capriccioso op. 62

Antonín Dvořák (Nelahozeves, Repubblica Ceca 1841 – Praga 1904)

Waldesruhe op. 68 n. 5

Gabriel Fauré (Pamiers 1845 – Parigi 1924)

Elegia op. 24

Gioachino Rossini (Pesaro 1792 – Passy de Paris 1868)

Une Larme