La storia del liscio emiliano ripercorsa da I Violini di Santa Vittoria

La formazione ad archi de I Violini di Santa Vittoria, con arrangiamenti di Davide Bizzarri, recupera il repertorio originale del “Concerto Bagnoli”

Ispirati da un’affascinante storia di libertà e di riscatto che risale all’Ottocento, domani, con inizio alle 21.15, “ I Violini di Santa Vittoria” con il live del disco “Denominazione di origine popolare” chiuderanno il cartellone di Rinnòvati Rinnovati, la rassegna di appuntamenti tra il teatro e la musica promossa in collaborazione tra il Comune e l’Università degli Studi di Siena con la direzione artistica dell’associazione BSide e il sostegno di Banca MPS.

Davide Bizzarri, Orfeo Bossini e Roberto Mattioli ai violini, Ciro Chiapponi alla viola e Fabio Uliano Grasselli al contrabbasso: questa la formazione che, con gli arrangiamenti dello stesso Bizzarri, si presenta come erede spirituale del “Concerto Bagnoli”, recuperandone il repertorio originale. Il “Concerto Bagnoli” era un gruppo d’archi di Santa Vittoria di Gualtieri composto da Arnaldo e dai suoi fratelli, i quali, come tutti gli altri braccianti che vivevano nel paese della bassa reggiana, vedevano nella produzione musicale un’occasione di emancipazione dalla propria condizione economica e sociale.

Lo spettacolo, diretto da Paola Bigatto, propone valzer, mazurche, polche, tanghi e onestep che testimoniano i gusti musicali dell’epoca e si arricchisce di un tessuto narrativo che introduce e accompagna lo spettatore all’interno della vicenda storica.

«Nei primi decenni dell’Ottocento – commenta la produzione Associazione I Violini di Santa Vittoria – si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Musiche che arrivano da lontano, innestando le loro melodie e un nuovo modo di fare musica sul tronco di una cultura arcaica e contadina. Nasce il liscio e, a Santa Vittoria di Gualtieri, questa nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere. Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi che prendono vita quasi in ogni famiglia. A fine Ottocento questo piccolo borgo assume i contorni della leggenda, diventando nell’immaginario collettivo locale il paese dei cento violini».

In una sorta di omaggio al rito della “veglia” si snoda la memoria di una terra che non è soltanto spazio geografico ma anche e soprattutto un pezzo di cultura nazionale.

Lo spettacolo non è compreso nell’abbonamento di Rinnòvati Rinnovati. Il costo del biglietto unico è di 5 euro, ridotto a 3 euro per gli abbonati alla stagione dei Teatri di Siena 2016/17.

La vendita diretta al botteghino dei Rinnovati sarà in funzione oggi, in fascia oraria 17/20, e nella stessa giornata della rappresentazione a partire dalle 16.

Il concerto rientra anche nel progetto “Tradire – Le radici nella musica”, un’iniziativa dell’Accademia Musicale Chigiana realizzata insieme al Santa Chiara Lab, e sarà preceduto alle 20.30 da una degustazione di vini legata ai territori delle musiche eseguite, a cura dell’Enoteca Italiana.

Il trailer dello spettacolo è online sul sito www.comune.siena.it seguendo il percorso La Città>Cultura>Teatri>Stagione teatrale 16-17>I Violini di Santa Vittoria.