La Chigiana del futuro in un libro

Domani alle 17, in occasione della Festa della Musica, sarà presentato il volume “Musica per sempre. Accademia Chigiana: storia di un progetto al futuro” di Marco Baglioni e Stefano Jacoviello

In occasione della Festa della Musica, giovedì 21 giugno 2018 alle ore 17, nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini a Siena, Marco Baglioni, Presidente del collegio dei revisori dei conti dell’Accademia Chigiana e Stefano Jacoviello, semiologo, responsabile dei progetti culturali e media, autori e curatori del volume, presentano Musica per sempre. Accademia Chigiana: storia di un progetto al futuro, fresco di stampa presso Pacini Editori.

Attraverso i contributi di Nicola Sani, direttore artistico e Angelo Armiento, direttore amministrativo dell’Accademia Musicale Chigiana, Laura Bonelli, curatrice della collezione Chigi Saracini, Stefano Fabbri, autore dell’Analisi storico critica  e dello studio di fattibilità per la valorizzazione degli immobili della Fondazione Accademia Musicale Chigiane, di Cesare Mancini, assistente alla direzione artistica eLuigi Sani, assistente alla direzione amministrativa, oltre che di Baglioni e di Jacoviello, e con un introduzione di Carlo Rossi, Presidente dell’Accademia, il volume racconta la storia dell’Accademia Chigiana, dall’atto della fondazione alle ultime revisioni statutarie, in relazione alla realizzazione del suo progetto culturale: unire la tradizione della musica classica occidentale alla ricerca sul suo passato e ai suoi orizzonti più innovativi, in un’ottica sempre contemporanea. Dalle pagine del volume emerge il carattere di un’istituzione musicale fra le più prestigiose al mondo che, tutelando e valorizzando il suo patrimonio, è riuscita ad adeguarsi ai mutamenti che dal Novecento ad oggi hanno investito il mondo dell’arte e della musica.

Pagine di scritti e fotografie, perlopiù inedite mettono a fuoco i valori che ispirarono la nascita dell’istituzione e i principi fondanti che hanno orientato i passaggi chiave della sua storia: l’idea di sacralità della pratica musicale che portò alla trasformazione del Palazzo Chigi Saracini in tempio per la musica e alla creazione della Stagione di concerti annuale, Micat in Vertice, nel 1923; la forte vocazione internazionale che improntò nel 1932 la nascita dell’Accademia Musicale e lo spirito di ricerca delleSettimane musicali senesi; la necessità di tutelare un grande patrimonio materiale e immateriale che condusse alla nascita della Fondazione Accademia Musicale Chigiana nel 1958, per superare le difficoltà del dopoguerra grazie all’alleanza con l’Istituto di Credito di Diritto Pubblico Monte dei Paschi di Siena.

Il libro pone a confronto nell’arco di un secolo i momenti più delicati per la vita dell’istituzione e permette di comprendere l’importanza, ieri come oggi, di una visione chiara sugli scopi di un centro internazionale di produzione e diffusione dell’arte e del sapere musicale posto nel cuore di Siena. Sotto questa luce vengono riesaminate le committenze del Conte, la sua operosità come organizzatore e “agitatore” culturale, i suoi rapporti con gli artisti e gli intellettuali che lo hanno affiancato, ma anche la storia del contributo chigiano alla riscoperta di Vivaldi e il grande lavoro di valorizzazione del repertorio musicale italiano (dalla polifonia barocca alla musica strumentale del Settecento, dal repertorio sacro a quello del teatro musicale antico e moderno).

Ma al di là della celebrazione di Guido Chigi Saracini, il libro fa emergere il filo rosso che lega la progettualità del passato al modo in cui l’Accademia ha recentemente cominciato ad affrontare le difficoltà del presente: la congiuntura economica e istituzionale a livello locale e globale, la profonda mutazione dell’universo in cui operano le istituzioni culturali, la trasformazione del pubblico e del modo di ascoltare.

Il libro vede la luce a sessant’anni esatti dall’atto di nascita della Fondazione Accademia Musicale Chigiana. Nel giorno dedicato alla musica, in cui il sole risplende più in alto (come nel suo motto “Micat in Vertice”), il Conte segnò il futuro della sua eredità lasciando all’Accademia i suoi averi e i suoi desideri: un lascito che la Chigiana ancora oggi detiene e tutela, conservandone la vitalità e la capacità di volgersi sempre al domani.

Il volume è in vendita al ChigianaArtCafé e in tutti i migliori negozi di libri.

Guido Chigi Saracini (1880 – 1965) è stato definito “l’ultimo e il più eroico dei mecenati italiani”.
All’inizio del Novecento decise di trasformare il suo Palazzo in via di Città a Siena in un tempio per la musica. In quelle stanze, ricolme di opere d’arte e frequentate dai maggiori intellettuali e musicisti dell’epoca, sarebbero nate la stagione concertistica MICAT in Vertice (1923), l’Accademia Musicale Chigiana (1932) e le Settimane Musicali Senesi (1939). Alla sua creatura va riconosciuto il merito di aver iniziato a trarre dal secolare silenzioso oblio le composizioni di Vivaldi e altri autori della civiltà strumentale italiana, come quello di aver guidato i primi passi di virtuosi che hanno scritto le pagine recenti della storia della musica mondiale. Alla sua morte, la Fondazione Accademia Musicale Chigiana è divenuta sua erede universale, per proseguirne l’impegno nell’alta formazione e diffusione della cultura musicale.

Marco Baglioni
Revisore legale. Sindaco effettivo dell’Istituto di Credito di Diritto Pubblico Monte dei Paschi di Siena dal 1975 al 1992. Consigliere di amministrazione dal 2003 al 2009, è Presidente del collegio dei revisori dei conti dell’Accademia Chigiana dal 2009.

Stefano Jacoviello
Semiologo, insegna all’Università di Siena e a Siena Jazz University. Collabora con la direzione dell’Accademia Chigiana dove è responsabile dei progetti culturali e media. Nel 2015 ha curato le celebrazioni per il cinquantenario della scomparsa del Conte Chigi Saracini.