Vino & No profit – Nasce la Fondazione “Bertarelli”

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Il primo obiettivo sarà un attento restauro dei preziosi affreschi di Sant’Agostino, una delle chiese più importanti di Montalcino e della Toscana, rovinati dal tempo e dall’incuria: ma sono molti altri i progetti in cantiere della Fondazione Bertarelli (voluta e sostenuta dalla famiglia Bertarelli, composta da Ernesto Bertarelli e Maria Iris Bertarelli, sorella di Claudio Tipa, e da Donatella Bertarelli, che possedeva l’industria farmaceutica Serono, venduta negli anni passati, e oggi patron di Alinghi, la mitica barca che ha solcato i mari del mondo e vinto la Coppa America di vela), tutti rivolti alla salvaguardia dei beni artistici e architettonici del territorio tra Montalcino e il Monte Amiata.

L’ente no-profit è stato creato dal produttore Claudio Tipa, insieme alla sorella Maria Iris Bertarelli. Claudio Tipa, già proprietario di ColleMassari nel territorio del Montecucco, è entrato, a pieno titolo, dal 1 settembre 2011, tra i vigneron di Montalcino, con l’acquisto di Poggio di Sotto (a Bolgheri, invece, la famiglia è proprietaria di Grattamacco).

“La Fondazione Bertarelli – spiega Claudio Tipa, in esclusiva a www.montalcinonews.com – era già nata nel 2009 come Fondazione Montecucco, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo sviluppo del territorio del comune di Cinigiano e della provincia di Grosseto, perché coincideva con i nostri interessi territoriali. Adesso abbiamo deciso di ribattezzarla Fondazione Bertarelli, per occuparci più in generale di progetti sociali, culturali e archeologici, legati anche al territorio di Montalcino e della Toscana. La Fondazione ha un budget che supera 1 milione di euro, ma è difficile ipotizzare quanto sarà destinato al territorio di Montalcino, al momento non meno di 200.000 euro”.

Assieme al progetto per il restauro degli affreschi della Chiesa di Sant’Agostino di Montalcino, nell’agenda 2012 della Fondazione Bertarelli, sempre a Montalcino, ci sono aiuti per l’asilo nido e, a cura di un pool di esperti, una carta unica di lettura storica tra i territori di Montalcino e del Monte Amiata, dove l’interdisciplinarietà tra l’archeologia, l’archeobotanica, la storia delle arti e dei mestieri fino all’architettura moderna e contemporanea daranno una lettura unica e assolutamente nuova di uno dei territori agricoli italiani più profondamente antropizzato, innescando progetti di conservazione e valorizzazione.

“Sempre dialogando con la nostra Fondazione, sarà poi – spiega Tipa – il Comune di Montalcino ad individuare di volta in volta i progetti più meritevoli di attenzione e sostegno economico. Faremo un lavoro “work in progress”, non solo rivolto al restauro, ma alla creazione di sinergie pubblico-private per mettere in moto progetti che possano far vivere monumenti, che non devono essere “cattedrali nel deserto”, ma l’anima della cultura dei territori del vino, riempiendo di idee edifici chiusi, in degrado o abbandonati a se stessi”.

A seguire i lavori per conto della Fondazione Bertarelli, che nelle intenzioni di Claudio Tipa dovranno tutti essere attivati entro il 2012, sarà l’architetto Edoardo Milesi. La Fondazione Bertarelli, ed i suoi progetti, saranno presentati ufficialmente il 4 maggio 2012 a Montalcino, proprio nella Chiesa di Sant’Agostino, prima di un concerto aperto a tutti, dove nove solisti del Thema Regium si esibiranno nel Sacrificio musicale di J.S.Bach, direttore artistico e violoncello Hans-Eberhard Dentler.

La speranza è che questo possa essere l’inizio di una nuova epoca per Montalcino, in cui produttori illuminati si sentano ancora chiamati in prima linea, accanto alle istituzioni, per la valorizzazione ed il recupero del patrimonio artistico e architettonico del territorio.