Un doppio appuntamento ai Rozzi per ribadire l’universalità della musica

Nella mattina di domani il concerto “I migranti della bellezza” per le scuole superiori con replica serale aperta al pubblico

Domani ci sarà un concerto vocale-strumentale di grande valore artistico per un doppio appuntamento di respiro internazionale nel cartellone del Festival Siena Città Aperta.

In occasione della Giornata mondiale contro il razzismo, il Teatro dei Rozzi ospiterà “I migranti della bellezza”, il progetto musicale sul tema dei diritti umani, ideato e curato da Klàra Mitsova in qualità di direttrice artistica dell’associazione “Meet Musik”, che vedrà le partecipazioni dei soprani Agnessa Gyurdzhyan, Ulrike Eder, Lara Leonard, Eva Kim, oltre alla stessa Mitsova, e del tenore Wang Hu, accompagnati sul piano strumentale da Jibaco Hyun (basso), Nancy Green (oboe), Renata Lacko (violino) ed Elina Yanchenko (pianoforte). Il programma spazierà, tra gli altri, da Mozart a Chopin, da Thomas a Verdi, da Gershwin a Offenbach.

«Il doppio appuntamento – commenta Klàra Mitsova – vuole ribadire il carattere di unicità della musica, la quale, con il suo linguaggio universale, riesce a unire anche le culture più distanti per tradizione, lingua e storia. Gli interpreti del concerto provengono da Armenia, Cina, Corea, Germania, Russia, Ucraina, Ungheria e Stati Uniti e, con i canti dei loro paesi d’origine, contribuiscono ad arricchire ulteriormente il repertorio classico. Noi siamo i migranti della bellezza: Siena, con la sua storia, la sua tradizione, la sua gente e i suoi paesaggi, è una meta ideale, desiderata da tanti artisti desiderosi del bello e dell’armonia».

Alle 10.30 il concerto sarà dedicato agli studenti delle scuole superiori senesi, mentre la replica delle 21 è aperta al pubblico a ingresso libero e costituirà la prima parte della serata che vedrà impegnata anche l’orchestra jazz Big Band Machine con il progetto #diversaMENTEinMusica, che intende ricordare come il 21 marzo si celebri anche la Giornata mondiale sulla sindrome di Down.

La Big Band Machine, nata nel 1997 come Arbia Big Band, con i suoi numerosi componenti presenterà un repertorio misto in grado di passare da “Smoke on the water” dei Deep Purple a “El pueblo unido” di Sergio Ortega, oppure da “Sea Journey” di Chick Corea a “While my guitar gently weeps” di George Harrison o a “The End” di John Lennon e Paul McCartney. Direttore e arrangiatore principale della Big Band Machine è il sassofonista e clarinettista Klaus Lessmann.