Torna la Festa dell’Olio di Chiusi – Protagonista anche la minuta chiusina, cultivar del luogo

Torna la Festa dell’olio di Chiusi,con gli itinerari guidati e le cene e i pranzi nei ristoranti di Chiusi, che aderiscono all’iniziativa, dal 25 al 27 novembre prossimi.Tre giorni dedicati ai piaceri della buona cucina, con l’organizzazione della proloco e del Comune di Chiusi, in una fase di apprezzamento della minuta chiusina, cultivar locale simile all’olivastra seggianese e, a quanto sembra, di origini antichissime. Intanto, il giornalista e docente Carlo Cambi ne ha parlato alla “Prova del cuoco”, su Raiuno, in attesa di un recupero e, dunque, il lancio in grande stile anche sui mercati: non a caso è in corso un censimento che la proloco, insieme all’Amministrazione Comunale sta facendo, per capire quante sono le aziende e la quantità realmente prodotta. Sabato 26 e domenica 27 sono in programma Oliovagando: visite guidate alla “Chiusi sotterranea” e alla cattedrale di San Secondiano, seguite da una breve guida alla degustazione dell’olio d’oliva. L’appuntamento è presso l’ufficio turistico alle ore 14.45, giusto 15 minuti prima dell’orario dipartenza. Il costo degli itinerari è di dieci euro, gratuito per i ragazzi fino a 14 anni se accompagnati da adulti, con prenotazione obbligatoria all’ufficio turistico di Chiusi, via Porsenna, 79 (tel. 0578227667, info@prolocochiusi.it). Nei ristoranti, invece, che si possono prenotare direttamente, il prezzo fisso è di 25 euro, con menu completo e 13 euro per i bambini sotto i 10 anni. Durante le serate, in tutti i ristoranti coinvolti dall’iniziativa (Avalon, La Fattoria, Da Gino, Il Grillo è Buoncantore, Il Pino, Il Punto, Pesce d’oro e Zaira) saranno allestiti dei punti di promozione e vendita di extravergine d’oliva chiusino delle aziende La Badiola – Caio Alto, Il Colle, degli agriturismo Poggio Pilella, Poggio Casale, Tenuta Terra dei Citti. “Ecco un appuntamento che, seppur tradizionale – osserva l’assessore Chiara Lanari – merita molto rilievo: avere una cultivar tutta nostra, legata forse agli Etruschi, è un fatto non da poco, un elemento contemporaneo di grande attrazione da unire alle testimonianze del passato, per una proposta turistica e gastronomica che punta su offerta e sapori vivi e contemporanei”. In ogni caso, la Festa dell’olio è un pretesto per scoprire una Chiusi inaspettata, secondo il presidente della proloco Marco Mencarelli: “Una Chiusi – osserva – che offre una grande varietà di attrazioni: i paesaggi e il lago, il sentiero della Bonifica leopoldina e i musei, le tombe etrusche e i percorsi sotterranei, ma anche le produzioni locali e un attivo centro commerciale naturale”.