Tito Barbini, il comunismo da Berlinguer a Renzi

Sarà presentato oggi a Palazzo Patrizi in via di Città 75 alle 17.30, il libro ‘Quell’idea che ci era sembrata così bella. Da Berlinguer a Renzi, il lungo viaggio‘ (Aska Edizioni), racconto autobiografico dell’evoluzione o del fallimento in Italia della più grande utopia del secolo scorso: il comunismo. Insieme all’autore Tito Barbini, interverranno l’onorevole del Pd Susanna Cenni e il sindaco di San Quirico d’Orcia e presidente dell’assemblea provinciale del Pd Valeria Agnelli, per un’iniziativa organizzata da toscanalibri.it nell’ambito de ‘I colori del libro‘. L’incontro verrà moderato dal giornalista Michele Taddei.

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“Ho accolto con piacere – sottolinea Cenni – l’invito a presentare il libro di Tito Barbini, con cui ho condiviso un mandato al governo della nostra Regione, lui una delle colonne della giunta di Claudio Martini, io giovane neo assessore. Ho letto altri libri tra quelli che Tito ha scritto dopo aver lasciato gli incarichi politici, ma questo è indubbiamente un ‘racconto di viaggio’ molto diverso. Un viaggio che ripercorre la vita e la passione politica, tra gli entusiasmi e le delusioni, tra l’amicizia ed i tradimenti, ma con un stella polare, quella delle ‘belle idee’. Sarà un piacere discuterne insieme venerdì pomeriggio. Quelle idee che possono muovere i popoli e cambiare il mondo. Invito chi conosce Tito, chi lo ha incontrato nella sua esperienza politica o amministrativa, e chi ha comunque voglia di leggere il suo bel libro e discutere del carburante fondamentale per fare politica: la passione, a venire ad ascoltarlo”.

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Il libro è inconsueto, come il suo autore, viaggiatore-scrittore, uomo che ha attraversato le grandi speranze del novecento per poi cercare nuove ragioni in remote latitudini del mondo. Non un diario o un’autobiografia, anche se qui dentro c’è tutta una vita in cui molti potranno riconoscersi. Piuttosto un viaggio a ritroso, dietro ai fallimenti e alle delusioni della grande utopia comunista. Ma anche dietro a quel patrimonio di idee e di sentimenti di quanti, Tito Barbini tra loro, si sono spesi generosamente per un’idea che prometteva giustizia, eguaglianza, libertà. Come in un romanzo, in queste pagine si intrecciano la storia maggiore e quella minore. I grandi personaggi come Mitterrand, Berlinguer, Gorbaciov e le persone che solo gli affetti custodiscono nel ricordo, come il padre, operaio comunista. I ricordi personali (dall’infanzia a Cortona al ’68, dall’impegno nel partito ad Arezzo al comitato centrale del PCI) e i grandi scenari nazionali o i misteri di Italia, a partire dalla loggia P2 di Gelli. Una miniera di vicende e di ritratti in punta di penna. Cinquant’anni di vita politica e istituzionale nel filo di un racconto che mette testa e cuore. Il viaggio più difficile e più emozionante di un uomo che non ha smesso di gonfiare le vele verso nuovi orizzonti.

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