Sabato torna “Un quaderno per Kongwa”, un seme che cresce nel terreno fertile della solidarietà tra bambini

Fantasia, immaginazione, colori e altruismo. Sono gli ingredienti del percorso didattico e culturale che ha coinvolto 900 bambini delle scuole primarie senesi per contribuire alla seconda edizione dell’iniziativa “Un quaderno per Kongwa”, promossa dalla Onlus Gabnichi con il patrocinio di Comune, Provincia e Ufficio scolastico provinciale di Siena. Sabato 19 maggio, dalle ore 16 alle ore 19, nel Chiostro della Basilica di San Domenico a Siena, saranno messi in mostra i disegni dei bambini che hanno preso parte al progetto, le cui creazioni fanno da prezioso sfondo dei nuovi coloratissimi quaderni. Una grande festa nel segno della solidarietà che quest’anno vuole ricordare la generosità di Padre Corrado Trivelli, il frate cappuccino che a novembre scorso ha perso la vita in un incidente stradale mentre si trovava in Tanzania. Caro amico di Gabnichi, padre Corrado era stato il promotore della costruzione delle scuole sostenute dall’iniziativa e si trovava in missione anche per portare i quaderni realizzati in occasione della prima edizione del progetto, insieme al relativo ricavato, e per fotografarne la consegna ai bambini africani così da darne testimonianza ai piccoli artisti senesi.

Il percorso didattico. Il progetto nasce, infatti, con l’obiettivo di realizzare nuove azioni a sostegno dell’istruzione scolastica nelle due scuole nei pressi di Kongwa, in Tanzania, realizzate da Gabnichi tra il 2006 e il 2008. In crescita il numero degli istituiti scolastici del territorio che hanno scelto di partecipare alla seconda edizione di “Un quaderno per Kongwa”: cinque scuole primarie senesi – “Pascoli”, “A. Sclavo”, “Colleverde”, “Simone Martini” e “Peruzzi” – e l’Istituto comprensivo di Monteriggioni, con le scuole d’infanzia “Don Muzzi” e “Collodi”, le primarie “Don Milani”, “Italo Calvino” e “Gianni Rodari” e la scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”. Dodici gli incontri promossi in aula, tra proiezione di filmati e testimonianze dal vivo, per accompagnare i bambini in un percorso di graduale conoscenza dei loro coetanei africani, alla scoperta di volti, sorrisi, luoghi, paesaggi e momenti di vita quotidiana, tra la scuola e i giochi. Ai piccoli studenti è stato proposto di sviluppare la loro creatività artistica attorno a un tema caro a Gabnichi, “Sport for Africa”, che i bambini hanno potuto declinare attraverso tutte le tecniche, dal disegno a matita alla tempera.

La festa “Un quaderno per Kongwa”. Sabato, nel Chiostro di San Domenico, sarà possibile ammirare da vicino tutti gli elaborati frutto della fantasia e dell’inventiva dei bambini e sostenere concretamente la scuola primaria e l’Istituto d’istruzione secondaria femminile di Kongwa lasciando un contributo libero per ricevere i nuovi quaderni, che riportano sulla copertina alcune delle creazioni realizzate dai bambini. Il ricavato della serata benefica sarà interamente devoluto a progetti d’istruzione nelle due scuole. In occasione della serata, sarà anche presentata in anteprima la pubblicazione “Giochi sull’arcobaleno” realizzata dalla classe IV B della scuola primaria “Peruzzi”.

“Il 19 maggio – sottolineano Luca Venturi e Stefano Di Ruggero di Gabnichi – sarà la bellissima tappa finale di un percorso che quest’anno è riuscito a coinvolgere otto scuole primarie, rispetto alle tre della prima edizione, e circa 900 bambini, dai 250 dell’anno passato. Non sono i numeri quello che ci interessa, ma la possibilità di avvicinare questi piccoli alunni a un mondo lontanissimo dal loro, ma pur sempre vicino nella scoperta spontanea dei valori come patrimonio comune e universale. Quella di sabato sarà la festa dei bambini, resa ancora più bella dalla dirompente fantasia dei disegni e dalla loro spontanea vivacità. Sarà, al tempo stesso, una preziosa occasione per ritrovarci assieme stretti attorno ai valori della solidarietà, della condivisione e dell’integrazione e un momento di allegra soddisfazione per tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che ci piace immaginare come un momento di crescita etico culturale e di altruismo spontaneo. Per questo, con piacere e riconoscenza, ringraziamo i dirigenti scolastici, gli insegnanti e soprattutto i bambini: tutti insieme potremo dare un sostegno ai due istituiti scolastici e a chi ci sarà riconoscente per un disegno e per un quaderno loro dedicato”.

Patrocini, sponsor e ringraziamenti.
La mostra “Un quaderno per Kongwa” è stata realizzata da Gabnichi con il patrocinio di Comune di Siena, Provincia di Siena e Ufficio scolastico provinciale di Siena. Sponsor dell’iniziativa sono i supermercati Simply. Un ringraziamento speciale all’agenzia Milc; al fotografo Bruno Bruchi per le immagini e a Stefania Foderi per l’impaginazione del notiziario.

Finalità dell’associazione e info.
Per avere informazioni sulle attività e i progetti di Gabnichi, visita il sito www.gabnichi.com o scrivi una email a info@gabnichi.com. Gabnichi è un’associazione che opera su due canali preferenziali: il lavoro sul territorio a contatto diretto con le comunità locali e la prestazione di servizi di collaborazione tecnico-professionale a favore di interventi nei paesi in via di sviluppo. La filosofia che muove e indirizza l’attività di Gabnichi consiste nell’adozione di tecnologie appropriate al contesto dell’intervento, fondate su scelte progettuali in piena consonanza con l’ambiente sociale e culturale di destinazione, nell’ottica della promozione dell’autonomia locale di sviluppo. Gabnichi finanzia le sue attività mediante i fondi messi a disposizione dai propri membri e dai sostenitori. In ogni caso l’associazione conserva la sua assoluta indipendenza dai finanziatori. Le azioni di Gabnichi si fondano sulla tolleranza e sul rispetto della cultura di ogni popolo. Gabnichi individua la base del rapporto tra le diverse culture nella parità e nella reciprocità, in quanto fonte di un comune arricchimento. La collaborazione di ciascuno dei membri di Gabnichi è esclusivamente volontaria, nel senso che l’attività da loro svolta a favore dell’associazione non viene da questa in alcun modo retribuita.